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Preparazione fisico/tecnica per un viaggio in bicicletta
September 6, 2011  |  Bicicletta

Premetto che non sono un preparatore atletico e non ho risultati sportivi passati degni di nota. Posso però raccontare come mi sono preparato per un viaggio di circa 800km in bicicletta, di come l’ho affrontato e di qualche trucco che ho imparato lungo la strada.

Innanzitutto come anche detto da viaggiatori molto esperti prima di me, non vi preoccupate per la forma quella verrà giorno dopo giorno.
Penso che sia quasi inutile mettersi a fare giri da 150km prima di partire. Le condizioni che troverete saranno sicuramente diverse ed anche le vostre motivazioni cambieranno.

Dovrete ovviamente fare un po’ di pratica. Io cerco di andare a lavorare in bicicletta tutti i giorni, ma Per prepararmi poi al viaggio ho fatto alcuni giri veloci insieme ad alcuni appassionati di bici da corsa. Io cercavo di stargli dietro con la mia mountain bike e con circa dieci chili di peso nelle sacche. La sfida era ovviamente impari, ma mi è servita per capire quali sono i miei limiti e cosa fare una volta che li raggiungo e finisco la birra. La prima volta che ho corso dietro a questi ciclisti sono quasi stramazzato una volta giunto a casa. La seconda volta invece è andata meglio e così via.

La cosa invece importante da ricordare quando si intraprende un viaggio in bici è che non ci sono avversari da rincorrere. Questa non è una gara ad inseguimento e non dovete andare il più veloce possibile. Il vostro obiettivo è quello di arrivare ogni volta a fine giornata senza strafare ed essere in grado di ripartire il giorno dopo. Ricordatevi di conservare abbastanza energie per trovare un posto dove dormire e magari dare anche un’occhiata ad i luoghi che vi circondano.
Lanciarsi su una salita con un rapporto duro e 15-20kg di peso nelle sacche è una follia. Tanto dopo quella salita ne troverete un’altra ed un’altra ancora. Inutile sprecare energie. Oltretutto dovrete mantenere sempre una buona lucidità per capire quale è la strada da prendere ed evitare tutti gli ostacoli ed i pericoli.

La cosa più importante della preparazione al viaggio è imparare ad usare i rapporti. In ogni momento la pedalata dovrà essere fluida non forzata. In questo modo il carico muscolare sarà più leggero e terrete se possibile lontani i crampi. Di volta in volta sarà il vostro corpo a dirvi quello che siete o non siete in grado di fare. Basta imparare ad ascoltare.

E’ invece importantissima la regolazione della bicicletta in tutte le sue parti. Il sellino per esempio deve essere regolato in modo da farvi stendere quasi completamente la gamba sfruttando così tutta la potenza. Andate da un ciclista e chiedete a lui di aiutarvi. Stesso discorso per tutte le parti meccaniche che possono fare attrito o che debbano essere sistemate. Inutile fare sforzi in più a causa di una cattiva manutenzione della bici.


5 Comments


  1. La cosa più importante che ho imparato è che se devi fare più di 50Km, conviene spegnere il navigatore satellitare nei rettilinei o quando non ci sono deviazioni, altrimenti ti troverai in città senza cartina a dover trovare il tuo albergo come un cieco al luna park, con le gambe de fuego, la lingua di fuori e le chiappe rotte!!! :-D

  2. Navigatore satellitare ? Che schifo.

    Si dovrebbero usare solo le mappe prese ai centri informazione oppure il top sarebbe basarsi solo sulle informazioni raccolte dalla gente per strada….

  3. Ma che ingegnere sei?
    Cmq il navigatore l’ho usato il primo giorno ad Utrecht perché all’ufficio del turismo avevano finito le cartine che mi interessavano (santo navigatore, direi invece). Ho organizzato il viaggio in 5gg e non facevo in tempo a farmele spedire prima, gli itinerari li ho preparati grazie ad un sito di piste ciclabili fichissimo, contando poi di comprare lí la cartina. Poi visto che si andava bene con le indicazioni delle ciclabili (+navigatore, off course) ho ritenuto che le cartine fossero superflue (tanto se non ero morta quel giorno non sarei morta più) ed ho avuto ragione, tié!!!
    Tu che fai tanto il purista allora acquista i biglietti aerei in una agenzia di viaggi, prepara tutto con le guide cartacee e poi ne riparliamo, tzé!

  4. Non bisogna essere schiavi della tecnologia.

    Viaggiare è anche lasciar indietro quel bagaglio di sicurezze quotidiane che ci accompagnano.

    L’imprevisto e la strada sbagliata spesso diventano una nuova e splendida avventura.

  5. Ribadisco quanto già scritto ;-)
    E poi il viaggio lo fa il viaggiatore, ed i viaggiatori non sono tutti uguali… :-P

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