Roma Lido: Pubblico Servizio Libero Disservizio (27 gennaio 2012)

January 27, 2012  |  Stuff  |  5 comments

Come al solito in occasione dello sciopero del trasporto pubblico a Roma i disagi cominciano bene prima dell’inizio dello sciopero ed in palese violazione della fascia di garanzia.

Lo sciopero doveva iniziare alle ore 9, ma già dalle ore 7.20 si sono avvertiti i primi disagi sulla tratta Roma – Lido.

Alla stazione di Acilia il treno delle 7.20 non si è visto e quello successivo ha avuto molti problemi. Il treno è rimasto fermo molto alle varie stazioni lungo il percorso. Arrivati poi alla stazione Magliana il conducente ha comunicato che per problemi tecnici il servizio si concludeva a Magliana e da lì si doveva proseguire con la metro.

Una volta sceso sono andato diretto alla cabina del conducente, ma poi arrivato lì ho lasciato stare e non mi sono messo a litigare. La spiegazione che stava fornendo era quella di un fantomatico compressore rotto. Così banale ed anche triste come giustificazione che non aveva neanche senso parlarci.

Sarà un caso, ma non è la prima volta che viene violata la fascia di garanzia con corse saltate anche un’ora prima. Era già successo a Novembre (Disservizi servizio pubblico Roma 7 nov 2011).

Io solidarizzo con chi sciopera perché è nei suoi diritti, ma gli scioperanti devono capire che questo metodo di sciopero è controproducente sia per loro sia per il senso stesso dello sciopero. Una volta che una categoria eccede nelle modalità con cui sciopera è molto facile demonizzarla così si perderà il senso stesso e le motivazioni del loro sciopero.Verrà agitato il dito e la gente non vedrà la luna.

Forse in molti non hanno ancora capito che in Italia tira l’aria del “divide et impera”. Tutte le classi sociali vengono di volta in volta messe una contro l’altra in modo da eliminare ogni possibile coesione sociale. La dimostrazione di forza dei camionisti li ha resi più o meno vicini ai cittadini ? Stesso discorso per i tassisti e così via…

P.s.
A proposito di dito e luna vedere il servizio di Travaglio di ieri sera (Catricaletta e la Liberalizzazione frequenze TV – M.Travaglio Servizio Pubblico 26 gennaio 2012) che parla di come si sia liberalizzato colpendo singole categorie, ma trascurando cose ben più grandi (ferrovie, banche, assicurazione, pubblicità frequenza televisive etc..)

E se la “crisi” fosse una grande occasione per lasciar andare le vacche ?

January 24, 2012  |  Stuff  |  No Comments

La crisi economica può essere il momento per fare una sana e corretta valutazione di quello che è necessario e di quello che è superfluo nella vita.

Potrebbe il momento giusto per fare piazza pulita e cancellare tanti stereotipi che ci sono stati inculcati.

La vita è molto più semplice di quella che ci propinano ogni giorno.

  • Non ci serve la supermacchina da pagare ogni mese con un finanziamento;
  • Non ci serve lo shampoo per i capelli visibilmente sani;
  • Non ci serve la bistecca che prima di arrivare nella nostra tavola si è fatta 10000 chilometri.

La maggiorparte delle cose che ci insegnano a desiderare non ci servono e non migliorano minimamente la nostra vita.

Siamo stati programmati con stereotipi di pseudo ricchezza esteriore da inseguire ad ogni costo. Siamo felici se sono nostri e ci sentiamo in colpa se non riusciamo ad ottenerli.

La supermacchina tra due anni sarà vecchia oppure sarà stata rigata in un parcheggio.
Siamo sicuri che vale la pena fare tanti sacrifici per averla ? Tanto in coda per strada ci staremo comunque, con la supermacchina o con la vecchia macchina di dieci anni.

Lo shampoo per capelli “visibilmente sani” è pieno di derivati del petrolio(vedi petrolati e paraffina).. avete presente le foto dopo i disastri ambientali in cui si vedono gli animali inzuppati di petrolio ? Non sembrano tanto contenti….

Per quanto riguarda la bistecca viaggiatrice, ma siamo sicuri che un cibo che deve fare un viaggio così lungo sia veramente salutare ? Non so voi, ma io dopo un viaggio intercontinentale sono sempre abbastanza rintronato.

Ma se queste cose non ci servono ed in certi casi ci fanno anche male allora perché penarci ad inseguirle ?

Due citazioni che ci stanno a pennello.

Una citazione sacra (buddhista):
Un giorno il Buddha sedeva nel bosco con trenta o quaranta monaci. Avevano fatto insieme un ottimo pranzo e stavano in buona compagnia l’uno dell’altro, sopraggiunse un contadino molto triste, che chiese al Buddha e ai monaci se avessero visto passare le sue vacche. Il Buddha rispose di no. Allora il contadino disse:

«Monaci, sono così depresso. Avevo dodici vacche e non riesco a capire perché siano fuggite. Avevo anche una piantagione di sesamo di alcuni acri, ma gli insetti l’hanno interamente divorata. Sono tanto infelice che vorrei morire».

Il Buddha disse:

«Amico mio, non abbiamo visto alcuna vacca passare di qui. Forse devi cercarle nell’altra direzione».

Il contadino ringraziò e scappò via, mentre il Buddha si rivolgeva ai monaci:

«Amici miei, siete le persone più felici del mondo, perché non avete vacche da perdere. Se aveste vacche da allevare sareste indaffaratissimi. Perciò per essere felici, dovete imparare l’arte di lasciar andare le vacche. Lasciatele andare a una a una. All’inizio credevate che queste vacche fossero necessarie per essere felici, ma adesso vi rendete conto che non sono affatto essenziali per la vostra felicità, ma che, al contrario, costituiscono un ostacolo. Perciò vi siete decisi a lasciarle andare».

(tratta da un discorso di Thich Nhat Hanh)

Dobbiamo chiederci che cosa è essenziale per la nostra felicità. Crediamo che alcune cose sia essenziali per la nostra felicità ma dobbiamo guardare più profondamente. Molti di noi hanno mucche, molte mucche ci ostacolano la via per la felicità. Ecco perché dobbiamo imparare a lasciare andare le mucche. Abbiamo anche molte mucche interiormente, così tante preoccupazioni!

Una citazione profana (tratta da Fight Club)
Le cose che possiedi alla fine ti possiedono

Fight Club – Le cose che possiedi alla fine ti… di slusho84

Orti sovversivi all’americana

January 16, 2012  |  Ambiente e Permacultura  |  No Comments

Un video da vedere assolutamente.
Il discorso di Roger Doiron, fondatore di “Kitchen Gardeners International” una rete non profit composta da 20.000 persone in 100 Paesi. Son quelli che hanno fatto piantare un orto nel giardino della Casa Bianca…
“Kitchen Gardeners International is a 501c3 nonprofit community of over 20,000 people from 100 countries who are growing some of their own food and helping others to do the same, both near and far. Our mission is to empower individuals, families, and communities to achieve greater levels of food self-reliance through the promotion of kitchen gardening, home-cooking, and sustainable local food systems. In doing so, KGI seeks to connect, serve, and expand the global community of people who grow some of their own food.”


sottotitoli a cura del sito di Beppe Grillo

Sempre sullo stesso argomento ecco qualche altra esperienza come quella di Seeds @ City

Seeds @ City was formed through a partnership between San Diego City College and San Diego Roots Sustainable Food Project. Established in June 2008. The farm provides students with hands-on experiences necessary for learning the skills of urban farming and is the first of its kind at an institution of higher education in San Diego County. Seeds @ City Urban Farm empowers young urban farmers and cultivates hope by training students at San Diego City College in sustainable, organic, local, community agriculture.
http://www.sdcity.edu/SeedsAtCity

Aggiunta del 7 febbraio
Beppe Grillo parla di permacultura ed orti sovversivi

Siamo quello che mangiamo: le uova

January 13, 2012  |  Ambiente e Permacultura  |  No Comments

Ecco un video nudo e crudo che fa vedere quale è il prezzo da pagare per avere le uova fresce al banco del supermercato o come ingrediente per altri prodotti.
Io mi ricordo ancora di quando accompagnavo mio padre a comprare le uova dalla contadina.

Le cose sono tanto cambiate ed oggi. Siamo quello che mangiamo.

Questo è un video terrificante che qualche domanda la deve per forza porre. Riguarda la realtà di una fabbrica americana, ma non molto lontana da quella italiana (leggere per maggiori dettagli l’articolo “Triturati a milioni” sul sito di Byoblu)

Giusto è di oggi la notizia “Galline ovaiole, Bruxelles mette fuorilegge gli allevamenti intensivi. Italia non a norma”
… Proprio Roma tra i maggiori produttori europei di pollame, è tra i paesi ancora “fuorilegge”. Una situazione aggravata da un emendamento alla legge comunitaria 2011 predisposto dal precedente governo Berlusconi, che prevede “la non sanzionabilità di molte violazioni nella filiera ovaiola (dall’allevamento alla vendita), la cancellazione dell’aggravante per i soggetti che ripetono le violazioni, e una sanatoria per le diciture facoltative in contrasto con il Regolamento sulla etichettatura delle uova” tratto da Il Fatto Quotidiano

Detto questo forse è venuto il momento di riflettere la prossima volta che dovremo comprare le uova. Come primo passo conviene iniziare a leggere i codici stampati sopra da dove arriva e da quale produzione.

Poi magari si potrebbe iniziare a mangiarne qualcuna di meno.

Waste Land: 99 non e’ 100 ed anche un singolo puo’ fare la differenza.

January 9, 2012  |  Ambiente e Permacultura  |  No Comments

Un film documentario bellissimo che parla della vita dei raccoglitori di materiale riciclabile all’interno di una delle più grandi discariche del mondo a Jardim Gramacho a Rio de Janeiro e di come un’artista brasiliano cambierà la vita di molti di loro.

Persone poverissime, ma di una umanità che commuove.

Ecco il trailer del film.

WASTE LAND Official Trailer from Almega Projects on Vimeo.

Una frase che mi ha colpito è detta da Valter parlando del riciclo, ma che si potrebbe applicare a tutto.

“People sometimes say “But one single can?” One single can is of great importance. Because 99 is not 100, and that single one will make the difference”

P.s.
A differenza del film “Slumdog Millionaire” che romanzava la vita negli slum indiani e ci metteva dentro tanti luoghi comuni questa è vita vera… Si dovrebbe mostrare questo documentario nelle scuole.

Frecciarossa all’indiana, vagoni bloccati se viaggi in economica…

January 3, 2012  |  Stuff  |  No Comments

Ho letto la notizia di come sui nuovi frecciarossa è bloccato l’accesso tra la classe economica e le classi ricche.

Mi ricorda un po’ la situazioni dei treni in India dove ci sono 8 classi di viaggio. Nella pratica però ci sono vagoni con una specie di aria condizionata e con spesso il posto riservato e poi tutto il resto dove si viaggia ammassati, dove se ti alzi perdi il posto, senza aria condizionata e con le grate ai finestrini.

La cosa interessante è che tra non ci si può spostare in treno tra i vagoni di classe alta e quelli di classa bassa. C’è una barriera di metallo che divide fisicamente gli scompartimenti.

I poveri con i poveri ed i ricchi con i ricchi. Mi è capitato di viaggiare su un treno con una ventina di carrozze di cui solo 2 AC.

Ricorda un po’ quello che succede con i nuovi treni Frecciarossa dove se viaggi in economica viaggi separato dal resto del convoglio…
Frecciarossa, vagoni bloccati se viaggi in economica

P.s.
Mi sa che involontariamente ho fatto un parallelo corretto…
Una delle foto usate per pubblicizzare le nuove tariffe dei treni è questa.

La famigliola in classe standard sembra proprio indiana….

P.p.s.
Per chi fosse curioso su come si viaggi in India ecco un utile guida
A beginner’s guide to Train travel in India

e qualche foto. Magari è il nostro futuro….

Foto da Granada

December 31, 2011  |  Spagna, Viaggi  |  No Comments

Due giorni anche a Granada. Un freddino pungente che la sera saltavo per strada per il freddo.
L’Alhambra è molto bella dentro, ma anche vista da lontano. In più avevo trovato un paio di posticini spettacolari per mangiare. di cui parlerò appena trovo le foto.