Una cosa che non avevo mai fatto. Un cenone di Natale multi etnico in ostello. C’era un sacco di persone carine e ci siamo messi d’accordo dalla mattina in modo che ognuno preparasse qualche cosa.

Io ho fatto le fettuccine con i funghi come si fanno a casa mia poi c’era un antipasto alla spagnola ed un pollo con patate al forno fatto all’americana.

Lungo la strada si sono poi aggiunti altri ragazzi dell’ostello ed ognuno metteva una pentola della sua roba.

Si sono uniti al cenone anche una zuppa di pesce fatta alla maniera del sud est asiatico e poi uno stufato di carne con patate.

Il tutto innaffiato da vino rosso spagnolo.

C’era un miscuglio di religioni e nazionalità, ma ognuno ha voluto partecipare a modo suo.

Anche in Spagna hanno problemi. Si sapeva, ma raccontato da una signora spagnola fa piu’ effetto.

Ecco una foto dei famosi funghi di Sevilla, una strana opera architettonica inaugurata nel 2011. Una struttura a forma di fungo sotto cui si dovrebbero tenere molti eventi.

Si trova a pochi passi dal mio ostello ed ospita in questi giorni una fiera natalizia. Mentre ero a curiosare una signora spagnola con il marito ha iniziato ad attaccare bottone. Mi ha raccontato come fosse una speculazione edilizia del governo Zapatero molto simile in questo al nostro mai compianto ex premier.

Girando nel quartiere dei funghi e’ pieno di cartelli controllo questa speculazione edilizia costata 123 milioni di euro…. con 4 anni di ritardo e circa il 70% in piu’ di spesa. C’e’ chi tiene li funghi e chi tiene le nuvole….

La signora e’ stata comunque gentilissima e mi ha regalato una specie di salame iberico che ho poi condiviso con meta’ dell’ostello.

In sintesi visto che altrimenti potrebbe sembrare una storia strana. Ho aiutato una ragazza cinese a riprendere possesso della sua grotta a Granada su una collina vista Alhambra. Ci passerá il prossimo inverno.

La zona si chiama Sacromonte e qui da molto tempo la gente si scava la propria casa. Di norma due ambienti, una camera da letto ed un disimpegno. Il mio ruolo di mediatore immobiliare è avvenuto abbastanza per caso. Finito il tour della Alhambra ho visto una ragazza che arrancava con il suo bagaglio ed ho cercato di aiutarla. Pensavo dovesse andare in un ostello invece mi ha detto che dormiva in caverna. Potevi esimermi da investigare la questione ?
Alla fine visto che sembrava che la sua casetta fosse stata occupata l’ho aiutata a parlare con il costruttore (vedi l’uomo con la pala) e l’occupatore abusivo che nel frattempo stava iniziando a tirar su anche il pergolato per una veranda.

Storia interessante. Le grotte dentro sono belle calducce basta fare attenzione a costruire una porta di ingresso ben fatta. La vista era impressionante. Chi vive in caverna si gusta un tramonto da favola sulla Alhambra meglio di quelli che vanno in hotel.

Sara’ qualche capello grigio, sará la mia insolita abilitá per individuare il posticino zozzo di turno, ma e´giá la seconda volta che mi scambiano per un inviato in incognito di qualche guida di viaggio.
Ecco i miei movimenti sospetti che allarmano sempre i camerieri che diventano poi insolitamente gentili.
1) Guardo senza pudore alcuno nel piatto di tutti quelli che ho intorno. Anche con una certa insistenza.
2) Guardando il menú mi umetto le labbra e rimango in anomala contemplazione.
3) Ho sempre un blocchetto per gli appunti a portata di mano per segnare cosa mi sono mangiato.

Alla fine divento il cocco del cameriere che si prodiga in dettagli addirittura spiegandomi che un piatto é nuovo e che lo stanno facendo provare per vedere se piace…

P.s.
Ecco qualche foto dalla tortilleria da Santos vera istituzione di Cordoba…

Attenzione ai naviganti. La distribuzione geografica dei viaggiatori sta cambiando radicalmente. Stiamo assistendo ad una vera invasione barbarica asiaticia. In qualunque ostello si vada si trovano asiatici a frotte. In ordine da Cina, Singapore, Taiwan e Corea.
Sono finiti i tempi dei torpedoni. Questi sono pseudo backpackers che non si spaventano facilmente. Fattore interessante non resistono all’alcol quindi li si trova a fine serata in pessime condizioni dopo un paio di bicchieri di vino.
A parte questo fenomeno sociologico si incontrano ancora veri viaggiatori di quelli che ti fanno impallidire. La sera nella common room avevo notato questo ragazzo ma non ci ho parlato. Il giorno dopo l’ho trovato che preparava la sua bicicletta. Il tipo e’ partito dalla Nuova Zelanda e sulle sacche della bici aveva le tacche con le migliaia di chilometri percorsi…
Stava sopra i venti mila.

La vita in un ostello e’ uno scambio continuo. Giusto per fare un esempio.
Io in una giornata di vento infame sono andato a spasso nella zona della spiaggia. Con fortuna e auducia ho trovato un baretto da paura gestito da un basco che mi ha poi indicazione di un ristorante assolutamente da provare per mangiare la vera paella alla valenciana. Nel frattempo in ostello ho conosciuto un ragazzo brasiliano che dormiva nella mia camerata. Mi sono ritrovato a cenare con lui nella cucina dell’ostello e poi si è aggiunta una timida coppia spagnola. Il giorno dopo al museo oceanografico ho scorto una nicchia in cui dopo aver fatto carponi un cunicolo si raggiungeva uno spazio spettacolare in cui si era circondati da pesci da pareti in cui nuotavamo pesci da tutte le parti. Lì ho conosciuto, con sottofondo dei Coldplay, due ragazze romane dei castelli. Tornato in ostello ho parlato con due ragazze tedesche che mi hanno prontamente offerto sangrilla e me l’hanno poi regalata visto che partivano il giorno dopo. Tornato dopo la cena regalato la bottiglia alla coppia timida spagnola. Parlando con loro mi hanno dato indicazione delle migliori discoteche di Valencia. Avevo in mente di girare i contatti con le ragazze romane che sembravano pronte alla guerra, ma non si sono fatte vive. Alla coppia però ho girato le indicazioni del ristorante di paella dicendogli di andare a nome di Roman. Per sdebitarsi sono usciti a comprare due cose ed abbiamo poi passato la serata mangiando semi di girasole e bevendo rum…