Gli ultimi mesi sono stati molto stressanti a livello personale ed a livello lavorativo.
E’ ora di fare una passeggiatina rilassante.
Next stop Spagna.
Ho tirato fuori lo zaino dall’armadio, preso un paio di scarpe comode e tolto un po’ di polvere dal sacco a pelo.
Qualche vestito, la macchina fotografica ed un quaderno che diventerà un diario.
Atterraggio a Valencia, una sgambata verso sud sicuramente verso Siviglia e Granada e poi una brusca risalita verso nord.
Tappa intermedia Salamanca, dove tanti anni fa mi catapultai alla fine di una estate molto movimentata.
Ripartenza da Bilbao dopo una immersione culturale al Guggenheim.
P.s.
Ecco una canzone che metterò sicuramente nell’ipod per darmi la carica
Si conferma un autunno molto caldo. Ieri ho raccolto l’ultima zucchina. Nel frattempo i tanto attesi cavolfiori ed i misteriosi broccoli ramosi si sono svegliati.
Non avendo concimato ed aggiunto niente ci é voluto un po’ di piu’ per far crescere le piante, ma la soddisfazione e’ tanta.
Tra le varie attrazioni dell’isola di Penang ci sta un piccolo parco nazionale il “Taman Negara Pulau Pinang” che permette di assaporare senza troppi rischi la sensazione di essere dentro una giungla, ma avendo almeno una piantina di dove andare e qualche cartello per non perdersi troppo.
All’ingresso poi prendono anche le presenza in modo che se a sera non si torna allora mandano con calma qualcuno a cercarti…
Pericoli in giro ? Sicuramente scimmie molto aggressive, qualche scorpioncino e tutto il classico corredo di una vera giunga tropicale.
C’era uno spettacolare tasso di umidità. Una roba da che in 2 minuti di cammino già dovevo strizzare la maglietta.
Le piante hanno bisogno di amore ed onestamente le abbiamo un po’ trascurate negli ultimi giorni.
C’è un po’ di sofferenza generale, ma ci sono anche simpatiche sorprese come si vede nella foto grande.
I piselli continuano a crescere
La zucchina sembra essere ancora in gran forma
Alcune piantine seminate per fare un po’ di pacciamatura verde.
Invece di fare castelli in aria sperimento strutture di sostegno per pisum sativum (piselli nani)
Volti che emergono dal mio passaggio in India.
Ogni foto è una storia tanto lontana dalla nostra realtà che si stenta a crederci.
In primo piano un padre che mi chiede di fare una foto a lui ed a sua figlia. Sullo sfondo un corteo per un matrimonio.
Un risciò a pedali zeppo all’inverosimile che riporta gli scolari a casa dopo la scuola
Donne che riposano a Rishikesh in una giornata calda. Non sono sole. Una scimmia condivide la stessa ombra con loro.
A Dharamsala le studentesse del Tibetan Children Village fanno due passi dopo la scuola. Forse non lo sanno, ma la speranza della sopravvivenza della cultura tibetana dalla distruzione culturale cinese, è tutto sulle loro spalle.
Corpi abbandonati in un vicolo vicino al mercato vecchio a Delhi. Verso l’ora di pranzo mi sono imbattuto in questi ammasso di umanità abbandonata e logora.
Monaci tibetani che discutono di filosofia. Sembrano così distaccati dalla realtà, ma quello con cui ho parlato io si esprimeva in un inglese perfetto. Geniale Dalai Lama che ha capito che per la loro guerra pacifica avevano bisogno di tutti gli strumenti culturali possibili.
Un momento di riposo per un anziano pellegrino
Un altro momento di riposo per un anziano che mi chiedeva soldi e che invece ha ricevuto il mio sacchetto con i biscottini al burro appena sfornati da un fornetto lungo la strada a Rishikesh
Il sorriso limbido di un bambino che a Varanasi si tuffa in acqua per andare a chiedere gli spicci alle barchette di turisti che vanno a vedere le cerimonie religiose all’alba
A Varanasi i panni si lavano ancora come una volta. Nell’acqua di fiume ed utilizzando la cenere. Varanasi è la città indiana più sacra dove ogni giorno decine di cadaveri vengono bruciati e le ceneri sparse nell’acqua del Gange.
In un momento di grande crisi politica è giusto farsi comunque delle domande.
In Italia è difficile isolarsi dal frastuono mediatico ed osservare le cose da un altro punto di vista.
Ecco qualche parola al riguardo.
Strano ma vero, ma sono sempre i comici a cogliere con semplicità le anomalie…
Due passaggi di Servizio Pubblico uno di Claudio Messora, non lo conoscevo ma ha fatto un’analisi molto lucida, l’altro di Travaglio.
Le finte rivoluzione
Ecco qualche foto dello stato dell’orto verso fine ottobre dopo la grande pioggia che ha paralizzato Roma.
Nel complesso ha tenuto bene e con il calduccio di fine mese ci sono piante che sono fiorite fuori stagione…
In primo piano una zucchina molto rigogliosa accoglie un ospite di giornata.
I carciofi su cui ripongo molte speranze
I piselli seminati un po’ alla rinfusa che stanno germogliando.
Un po’ di insalitina di songino che si sta dando da fare
Una panoramica della parte dei cavoli quando ancora non si erano ammalati.
P.s.
Si lo di agricoltura naturale non ha molto con quelle file tristi, ma stiamo correndo ai ripari. All’ombra delle piante che si vedono c’è un mondo di semi che stanno germogliando in modo sparso e caotico….