La lunga nottata non è stata rilassante.
Alla fine il clima generale della casa ed il gatto scassamaroni mi hanno fatto dormire male. Fuori piove e pure tanto ed i padroni di casa tardano ad alzarsi. Pare brutto uscire di casa come un ladro ed allora aspetto e mi faccio un giro tra i prati e le coltivazioni.
Diciamo che l’esperienza generale della casa sarebbe potuta essere migliore. Non c’è la colazione ed il padrone di casa quando si alza mi dice qualcosa del tipo pensavo fossi andato via. Tra le esperienza di couchsurf fatte questa è stata quella che scorderò più facilmente. peccato perché il posto era comunque molto interessante, ma tra pioggia sono e clima generale decido comunque di levare le tende.
Ho poca birra però in corpo e quindi punto ad un posticino abbastanza vicino. Sono prossimo infatti a Stoccolma metà finale di questa prima parte del viaggio. Alla fine ho tenuto una buona tabella di viaggio e sono arrivato in anticipo rispetto ad i miei piani.
Anche questa tratta però risulta dura. Le solite colline rompi muscoli ed anche una simpatica pioggia che mi bagna tutto. Arrivato a Södertälje sono costretto a fermarmi ed a cercare un posto dove dormire. Questa non è una location da backpacker ed alla fine trovo posto in un albergo, mediamente costoso. Non ho però la forza di cercare altro e di Vandrahem non vi è traccia.
Il pomeriggio lo passo a girare un po’ per la cittadina ed a fare qualche foto. Arrivo anche in mezzo ad una celebrazione di commemorazione delle vittime della strage in Norvegia.
Anche qui ha fatto molto scalpore ed ha aperto tante discussioni. Mentre normalmente si guarda agli stranieri immigrati come fonte di problemi, questa strage fatta da un norvegese ha rotto molti schemi e lasciato molti punti interrogativi.
La giornata parte bene con una prima colazione in ostello ed una seconda colazione dalle ragazze.
Oggi mi attende una tratta di media difficoltà. Ho chiesto la strada migliore all’ufficio del turismo. Mi hanno assicurato che non sarà un altro sali e scendi come quello che mi ha piegato nei giorni precedenti.
La strada invece risulta subito durissima e stancante. Mi consolo con le bombe che mi sono comprato al supermercato. C’era una mega offerta 4 bombe ripiene (crema e marmellata di mela) a sole 20 corone.
Continua a leggere Post a comment (0)Dopo una notte dentro l’ostello un po’ triste faccio nuovamente un salto verso il centro città per sfruttare la connessione internet della biblioteca.
Sistemate un po’ di questioni mi rimetto in marcia.
Parto come al solito con la mia dose da viaggio standard ovvero 2 litri d’acqua, panini, banane ed un pezzo di cioccolato.
Pensavo fosse abbastanza, ma invece no. E’ stata la giornata più calda di tutto il viaggio. 33 gradi che mi colgono impreparato dopo le giornate a 18-20 gradi.
La pedalata scorre fluida, ma c’è tanta strada da fare e cominciamo i famosi sali e scendi svedesi.
Vado di corsa perché ho un appuntamento alle 15 con alcune amiche italiane che vivono a Nyköping. Non possono ospitarmi, ma mi porteranno in giro per la città.
Ho fatto male i conti però e l’acqua finisce abbastanza rapidamente. Ovviamente poi mi trovo nella campagna e non ci sono segni di vita. Verso le 13 mi fermo ad una fattoria a chiedere di riempirmi le borracce di acqua, ma fortunatamente mi indicano che ad un chilometro troverò da mangiare e da bere.
Infatti dopo la collina trovo l’agognata luogo di ristoro….
Giornata di viaggio in bicicletta. Non tanti chilometri ma comunque vissuti.
Le gambe hanno preso il loro ritmo. Unica preoccupazione dove andare a dormire. La sera prima ho pagato molto e vorrei cercare di trovare una soluzione
più economica.
Lungo la strada mi fermo a pranzare a Norrsholm altro posticino da favola con una chiusa ed un ristorantino da recensire.
Continua a leggere Post a comment (0)Giornata di relax sotto la pioggia. Ha piovuto tutta la notte e sono abbastanza preoccupato su quello che potrò fare. La signora della pensione dove dormo in zona Varamon mi ha detto di fare come se fossi a casa e di rimanere fino alle 13-14. Mi sembrerebbe però di perdere tempo.
Mi sarebbe piaciuto rimanere e gustarmi la vita nella spiaggia del lago, ma con questa pioggia è inutile.
Faccio colazione con gli altri ospiti della pensione e mi diletto a capire come funziona la macchina da caffè locale. Usa i filtri per il caffè come quelle canadesi, ma non so perché al mio tocco produce solo caffè color terra e dello stesso sapore.
Mi decido comunque a partire. Prima tappa all’ufficio informazioni per scroccare la connessione internet e chiedere informazioni. La ragazza alla reception è la stessa un po’ scorbutica del giorno prima. Le racconto però che ha rischiato di trovarmi in casa visto che i suoi genitori, sbronzi, incontrati la sera prima mi avevano quasi adottato.
Continua a leggere Post a comment (0)Alla fine la notte non ha portato riposo e mi sveglio con un po’ di mal di testa. Carenza di aria nella stanza o insofferenza alla pasta del giorno prima ?
Comunque il traghetto é alle 10.45 quindi ho tempo per riprendermi. Colazione con latte pane e prosciutto. Elomosino poi un po’ di caffè solubile che serve a svegliarmi.
La vecchietta alla reception è proprio gentile. Il fascino dello straniero sudato e che puzza di martora morta funziona sempre. Proviamo a prenotare un posto per la notte a Motala, ma sembra tutto pieno. Alla fine troviamo un posto in un ostello più a nord a Mevedi. Capirò dopo che si tratta di circa 20 km in più…
Faccio i pacchi e via verso il traghetto. Ci sono con me altri 4 vecchietti con le loro bici e nessun altro.