Ecco qualche foto di una gitarella famigliare fatta il primo maggio a Terracina per mangiare il pesce e Sperlonga per vedere il panorama.
Per una volta ho scelto la soluzione di viaggio locale…

P.s.
In attesa ovviamente dell’estate e della prossima avventura all’estero. Voci ben informate parlano di un Roma -> Istanbul -> Buenos Aires

Difficile onestamente, ma ci ho provato.
Mi sono alzato presto sono andato sul terrazzo dell’albergo dove dormivo.
C’era una nebbiolina molto interessante.
Ho messo per terra il tappettino comprato a 5 euro in un negozietto cinese di Siviglia ed ho iniziato a fare alcune asana, ma è stata dura.
L’aria è poco respirabile anche al mattino tra polvere e smog.
Ma la vista era molto bella.

Qualche foto dei vicoli della Medina di Fez. Stradine particolarmente intricate. Nel dubbio mi sono fatto una foto della mappa generale… nel caso ci fossimo persi.

C’è un modo sbagliato di viaggiare. Lo so i giudizi categorici sono sempre rischiosi, ma in questo caso è così.

Scena: Marocco nel mezzo delle montagne dell’Atlante presso le gole del Todra.
I turisti pseudo vip spesso arrivano qui noleggiando un auto con autista e si fanno portare un po’ in giro per vedere questo spettacolo della natura. Andando via poi abbassano il finestrino e lasciano qualche monetina ai bambini che si raccolgono ai margini della strada.
Non c’è alcun contatto, ma solo una reciproca finzione. I bambini con il loro copione che prevede la richiesta di una penna, il regalare un po’ di foglie di palma intrecciate. Il turista che regali due spiccioli sente così di aver fatto una buona azione.
Pochi secondi e cala il sipario, il 4×4 va via ed i bambini ripetono il copione all’auto per l’auto successiva.
Tra l’altro la stessa gag del regalo fatto con la foglia di palma viene riservato anche a chi si muove a piedi ed infatti lo stesso bambino mi ha fermato 3 volte in due giorni facendo gli occhi grandi e cercando di consegnarmi il suo gift…

La colpa ovviamente è dei turisti.

Una delle cose che si impara rapidamente in Marocco è che qualunque prezzo ti chiedano per un taxi è sempre circa tra le 6 e le 8 volte superiore al normale.

Arrivati a Meknes e trovato un albergo abbiamo deciso di andare a fare un giro a Volubilis, un sito archeologico patrimonio dell’Unesco.

Per arrivarci il modo più semplice è quello di prendere un taxi. Il prezzo richiesto alla stazione dei taxi però era di 220-250 dirham per un tassista che ci voleva portare lì poi portarci alla cittadina vicina Mullay Idris e poi riportarci indietro.

Il prezzo nella realtà però era molto inferiore. Fino a Mullay Idris 4 km da Volubilis il costo di uno shared taxi era di 10 dirham. Da lì l’idea era quella di prendere un altro taxi per fare gli ultimi 4 km. Ma anche qui la solita cricca dei tassisti si è opposta.

Alla fine complice una bella giornata ed un gentilissimo cuoco di un ristorantino sulla piazza principale di Mullay Idris che ci ha disegnato una mappa abbiamo fatto i 4 km a piedi in una bella campagna con tanti uliveti.

Al ritorno poi abbiamo preso uno shared taxi insieme a dei ragazzi italiani per 15 dirham a testa (dopo una lunga trattativa..)

Bello il sito di Volubilis mi ricorda un po’ la cara e vecchia Ostia Antica che magari ha meno elementi così appariscenti, ma è molto più estesa.

Dentro il sito poi c’erano anche dei bambini che giocavano a pallone e che immancabilmente hanno chiesto monetine…

Una cosa che non manca mai in Marocco è il cibo di strada.

I chioschi più o meno attrezzati, più o meno puliti ci sono sempre.

Dalla Medina Bianca alla Medina Blu.

Decisamente un gran cambio visuale. In tanti lungo la strada ci avevano parlato della medina blu…