Dopo varie settimane a spasso per il Marocco posso dire di aver testato quasi tutti i mezzi di trasporto fatta eccezione di cammello e mulo.
Spostarsi tra una citta’ e l’altra
- Bus di buon livello (CTM e Supra tours)
- Bus di livello basso (altre compagnie)
- Treno
- Shared Taxi e pulmini
- Autostop
- Auto a noleggio
Il miglior sistema per spostarsi da una città e l’altra. Organizzati ed efficienti utilizzano mezzi in buone condizioni ed autisti preparati. Nel caso in cui si abbiamo dei bagagli si deve fare un pre check in del bagaglio. Viene rilasciata una ricevuta che deve essere poi presentata alla stazione di arrivo per ritirare il bagaglio. Il costo per imbarcare è onesto ed è di circa 5 dirham.
Non si possono comprare i biglietti dal web. Esiste però una timetable consultabile.
Le guide cartacee danno indicazione solo del numero indicativo di bus che vanno da una città all’altra, ma non l’orario preciso.
Si deve quindi andare in stazione per acquistare i biglietti. In certi casi conviene comprarli il giorno prima per evitare di rimanere bloccati in una città o ricorrere a mezzi di trasporto di livello inferiore.
Supra tours è un servizio integrante l’offerta della rete ferroviaria ONCF.
Riferimenti:
http://www.ctm.ma
http://www.oncf.ma/OffreDeTransport/Pages/TransportRail-Route.aspx
I bus di basso livello sono tutti gli altri che si trovano alle gare routiere. Mezzi poco affidabili, puzza di gasolio durante il viaggio, autisti che una volta ritirati tutti i soldi vanno a fare benzina etc..
Tra l’altro il trasporto dei bagagli costa uno sproposito rispetto al servizio CTM, Supra tours. Capitato un paio di volte che l’addetto ai bagagli del bus chiedere almeno 10 dirham per ogni bagaglio imbarcato. Ricevute di pagamento ambigue ed anche capire quanto è il prezzo esatto di una corsa non è semplicissimo.
Il servizio di riferimento è la ONCF (Morocco rail). Si comprano i biglietti in stazione per vagoni di prima o seconda classe.
I treni sono tendenzialmente in ritardo ed i servizi igienici spesso non sono proprio ottimali. In un caso siamo stati costretti a comprare i biglietti di prima classe perché allo sportello ci hanno detto che la seconda classe era tutta piena.
Alla fine con i biglietti di prima classe con posti assegnati siamo saliti sul treno. Un unico vagone di prima classe in cui però sfortunatamente i posti non avevano numero e più o meno valeva la regola chi si alza perde il posto. Fortunatamente il vagone era vicino al locomotore quindi dopo ripetute proteste è stato chiamato il capotreno che ci ha liberato due posti a caso e poi ha fatto un controllo dei biglietti facendo alzare quelli che avevano sbagliato scompartimento. Dopo 5 minuti i posti erano nuovamente tutti occupati.
Gli shared taxi sono taxi condivisi tra un posto e l’altro. La regola è. Il taxi parte quando ci sono almeno 5 passeggeri a bordo. Ognuno paga una quota.
Sono il mezzo migliore nel caso in cui i bus siano pieni o si debbano raggiungere luoghi non serviti dai bus.
Si può trattare anche di percorsi di alcune ore.
Spesso ci sono posteggi taxi specifici per ogni destinazione. Se si vuole andare a Ouarzazate i taxi si trovano da una parte, se si vuole andare a Marrakech da un’altra e così via. Spesso si sta stretti. Molto stretti. Le donne normalmente non siedono vicino agli sconosciuti, ma solo tra loro o con membri della propria famiglia.
Il taxi si può provare a fermare anche lungo la strada. Spesso nel mezzo del nulla ci sono persone che fanno segno al taxi di fermarsi. In questi casi il gesto dell’autista è spesso il segno della mano aperta che indica che il taxi è pieno.
In un paio di occasioni ho provato anche i pulmini ovvero la versione più grande degli shared taxi. Spesso la gente porta molti bagagli e quindi ci si arrangia più o meno come si può anche posizionando e fissando con delle corde il bagaglio (backpack, sacchi di cereali, frutta) sul tetto.
Il suggerimento è cercare di fare l’autostop solo con i turisti (auto a noleggio). In certi percorsi infatti si incontrano molti stranieri e pochi locali.
Ho fatto un paio di volte l’autostop per raggiungere e tornare da un posto segnalato dalla guida ma non facilmente raggiungibile ovvero Tamtattouchte a nord delle gole del Todra.
In alta o bassa stagione conviene prenotarla in anticipo specialmente nel caso di compagnie internazionali. I prezzi in ogni caso sono molto alti rispetto al costo reale della vita marocchina.
In alcuni casi è quasi più economico prende una macchina con autista piuttosto che noleggiare una macchina.
Ad esempio a Ouarzazate il prezzo medio era sui 400 dirham al giorno per agenzie locali e saliva fino a 500-800 per compagnie internazionali. La tariffa è relativa all’auto più economica.
Bisogna però fare particolare attenzione alle tariffe ed a quello che è incluso. In due casi sia con la Budget sia con la National al momento di leggere il contratto è venuto fuori che in realtà cercavano di farti prendere una macchina da un altro rivenditore spacciandosi per una compagnia internazionale. Molto tricky e poco onesto.
Un paio di consigli.
Si buca facile quindi assicurarsi di avere la ruota di scorta. Prendere la macchina solo per esplorare zone poco popolose vedi Alto Atlante e non cercare di avventurarsi nelle città. In mezzo a taxi bus e biciclette il traffico cittadino è abbastanza complicato.
Spostarsi all’interno di una citta’
- Petit taxi
- Carretti ed animali per il trasporto bagagli
Prendere sempre i taxi regolari ovvero quelli gialli con la scritta “petit taxi”. Tutti gli altri sono fregature.
Anche però il corretto utilizzo di un petit taxi richiede un minimo di pratica. Eccetto che a Fez dove il tassametro viene utilizzato in tutti gli altri casi è necessario assolutamente contrattare con il tassista. In ogni caso è bene sapere prima quale può essere il costo indicativo del tragitto per poi contrattarlo altrimenti si pagherà 4 o 5 volte il prezzo necessario. La guida Rough del Marocco contiene un’indicazione generale dei prezzi da un posto all’altro all’interno della città altrimenti si può chiedere in giro il prezzo indicativo. Il taxi può essere comunque condiviso con altre persone. Ognuno paga per il tragitto da lui fatto.
In molti casi conviene fermare i taxi in strada piuttosto che prendere quelli alla stazione. Infatti nelle stazioni spesso i tassisti fanno cartello e chiedono prezzi anche 8-10 volte il reale.
Alcuni esempi:
- stazione del treno di El Jadida arrivati la sera dopo un lungo viaggio treno è stato difficile trovare un taxi che non ci chiedesse una cifra di 100 dirham per percorrere i 5 km fino alla medina. Ci ha salvati una signora del posto cui abbiamo chiesto di prendere il taxi con noi. Alla fine il prezzo era 15 dirham.
- Marrakech stazione CTM. In cerca di un taxi verso piazza Jemaa el Fnaa. Costo taxi da guida Rough tra i 15 ed i 20 dirham. Prezzo richiesto dai tassisti 80-90.
Al terzo taxi fermato con un paio di sorrisi si è arrivati ai 20 dirham del prezzo pseudo reale.
- Stazione del treno Fez. Addirittura in questo caso i fake taxi ti aspettano praticamente al treno ed è difficile toglierseli di dosso. Per sicurezza stavolta ci siamo diretti verso l’uscita dove con un semplice cenno ho chiamato il petix taxi che ha fatto una pericolosa inversione per venirci a prendere e tagliare la strada alle fake guide che ci stavano assediando.
In molte città i taxi possono arrivare solo all’ingresso della Medina, ma non entrare visto che le strade sono spesso minuscole e piene di gente. In questi casi per i più pigri che non sono in grado di trasportare il proprio bagaglio da soli ci sono dei simpatici vecchietti con dei carretti pronti a soccorrere il turista. I bagagli vengono messi nel carretto e portati a destinazione.
Non ho idea del prezzo di questo servizio visto che la mia religione mi impone l’utilizzo del backpack. Viaggio con quello che riesco a portare sulla mia schiena non di più.
Immagino però che non sia un servizio economico visto che è rivolto agli stranieri.
E finalmente si comincia l’avventura in Marocco.
C’è voluto un pochino per capire quale fosse il modo migliore di attraversare il mare, ma poi parlando con un po’ di persone e leggendo varie indicazioni su internet si è deciso per la strada più semplice ovvero il traghetto Tarifa – vecchio porto di Tangeri.
Le altre opzioni che sarebbero state sicuramente più economiche prevedevano la partenza da Algeciras e l’arrivo al nuovo porto di Tangeri Med…
Si chiama Tangeri med ma è solo a 40 km di distanza da Tangeri ed è collegato con 1 bus navetta ogni ora oppure solo tassisti..
Quindi per doverci mettere più tempo e magari rimanere bloccati in mezzo a tanti famelici tassisti pronti a dare la sola ed arrivare direttamente a 600 metri dalla medina c’erano pochi dubbi.
E quindi via attraverso lo Stretto di Gibilterra fino a Tangeri.
Dormiamo in un albergo famoso perché ci hanno girato un film di Bertolucci, ma da quel giorno è stato lasciato andare tutto in malora.
Si spunta un prezzo abbastanza basso, ma poi si dorme con sacco a pelo e tre coperte di lana sopra.
Infatti il Marocco non è proprio attrezzato per l’inverno ed anzi le camere, le case e gli alberghi sono fin troppo areati…
Per il resto la giornata scorre tranquilla esplorando un po’ la Medina sempre con il terrore di perdersi e pianificando cosa fare e dove andare il giorno dopo.
Dopo tanto leggere di come è facile perdersi in una Medina ogni passo è ragionato e cerco sempre di memorizzare posti e luoghi, ma non è mica così facile anzi. Alla fine l’albergo è vicino alla piazzetta più famosa della Medina che si chiama Petit Socco e da lì poi si può andare fuori dalla Medina verso la zona più inn della città Grand Socco e poi Place de France.
Per il giorno dopo torna e ritorna la località di Chefchaouen di cui ci hanno parlato tante persone incontrate prima nell’ostello di Siviglia e poi anche a Tangeri. Pare che sia una fermata obbligatoria nell’esplorazione del Marocco. Toccherà farci un salto.
Alla fine Cadice siamo stati solo un pomeriggio il tempo di una passeggiata per prendere il sole e di cercare qualche posticino interessante dove mangiare.
Cittadina tutto sommato tranquilla con dei bellissimi squarci sul mare ed uno struscio pomeridiano serale nel centro. Dormito presso la Pension Inma (1 stella). Senza infamia e senza lode presso una vecchietta cordiale ma niente di più.
Di gran livello invece la cena. Maggiori dettagli qui
Passeggiando per Siviglia in zona San Lazaro mi sono imbattuto in questo palazzo occupato. Al solito gli spagnoli fanno le cose in modo interessante.
Apprezzo molto la cultura del cibo in Spagna. Mi piace sia quello che mangiano sia come lo mangiano.
Ecco una breve carrellata di alcune cose mangiate nei pochi giorni passati tra Siviglia e Cadice prima di puntare verso Tarifa e prendere un traghetto per il Marocco.
Il pesce in Spagna è molto buono e lo sanno anche cucinare bene.
Ripassando da Siviglia sono anche tornato in alcuni posticini noti (vedi il post sulle Tapas Spagnole )
Siviglia – Tarin, Jesus del Gran Poder, 91 segnalato da una receptionist dell’ostello Garden Backpacker. Ristorante di buon livello con piatti fantasiosi ed ottimo vino
Polpo alla piastra in crema di funghi
Frittata di baccala e gamberoni
calamaro alla piastra
Espinacas con Garbanzos un classico di Siviglia
Friggitoria di pesce nella piazza principale di Cadice (Freiduria Las Flores in Plaza Topete)
Antipasto di mare
Puntillitas fritti
Il menù
Sono ritornato a Siviglia ed ho nuovamente fatto una passeggiata lungo il fiume in direzione dell’esposizione universale.
Due anni fa avevo già pubblicato qualcosa tante foto al riguardo (vedi post)
Il panorama è un po’ cambiato ma ho trovato nuovamente cose molto interessanti
Un primo assaggio di bel tempo marocchino.
Il bus da Chefchaouen è lungo ed il tempo è pessimo. Arriviamo con il buio a Fez e la prima urgenza è trovare da dormire. Dopo un po’ di fatica troviamo un ostello.
Niente di che, ma almeno la camera è singola. La usiamo per appendere le cose ad asciugare.
Il giorno dopo un giro a vedere i famosi acconciatori di pelle della zona..