Qualche foto dallo spettacolare Taj Mahal di Agra.

E’ un posto veramente strano. Agra di per se fa schifo, ma incamminandosi tra i vicoli sporchi ci si trova ad un certo punto questo edificio delirante quasi folle per la sua dimensione e per la bellezza che emana.

Sono andato a vederlo quasi al tramonto dopo una lunga giornata in giro…

Come fortuna vuole la macchina fotografica mi ha piantato dopo le prime 4 foto…

Di Agra ricordo anche di essere arrivato in tarda notte e di aver avuto la necessità di chiamare l’Italia. Non c’erano internet caffè o telefoni disponibili. Ho girato tra i vari hotel sperando di trovare un modo di chiamare l’Italia, ma niente. Alla fine alcune persone del posto dove dormivo sono andati a svegliare un ragazzotto che aveva un telefonino che poteva fare chiamate all’estero.

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Dopo aver gradualmente eliminato la carne dal mio menù quotidiano adesso sto iniziando a diventare selettivo anche sul pesce.

Per quanto riguarda la carne continuo a mangiarla, ma con molta meno frequenza e magari cerco di puntare sulla qualità del prodotto e sul fatto che non abbia fatto 5000 km per arrivare in Italia.

Lato pesce invece il discorso è forse anche più complicato. Tra pesci in via di estinzione e pesci cresciuti ad antibiotici la questione è delicata.

Da qualche tempo mi sono orientato verso molto pesce economico e poco apprezzato come ad esempio gli sgombri.

La lista però del pesce che si può o che non si può prendere è abbastanza lunga. Ad esempio, e di questo me ne rattristo, contiene anche molte varietà di salmone che devo dire mi piace molto.

E’ vero però che quello che prima era un prodotto che si consumava solo nelle grandi occasioni adesso è diventato un prodotto fin troppo quotidiano per il nostro palato.

Per orientarsi in questa giungla marina del pesce sostenibile consiglio la
guida della Slowfood..

Dopo aver parlato dello shampoo naturale alla farina di ceci adesso mi dedico alla preparazione di deodorante naturale.

Anche in questo caso ho fatto qualche esperimento e dopo un paio mesi di utilizzo continuativo direi che ha superato l’esame anche considerando che sto usando questo deodorante nel caldo umido di una estate romana (in realtà sembra di essere a Saigon..) e che sono famoso per una sudorazione copiosa.

I componenti base del deodorante sono:

- bicarbonato
- maizena
- olio essenziale di tea tree
- coriandolo triturato
- cardamomo triturato

In una vaschetta mischiare bicarbonato e maizena in parti uguali. Successivamente aggiungere alcune gocce di olio essenziale di tea tree, che ha una azione antisettica, e continuare a mescolare.

Alla ricetta base che ho trovato sul webho aggiunto il mio tocco personale inserendo anche semi di coriandolo e cardamomo triturati in un pestello. Queste due spezie hanno infatti varie proprietà come fungicide, antibatteriche ed antisettiche oltre ad avere un buon aroma.

Il composto prodotto può essere utilizzato come deodorante per le ascelle.
Basterà prendere una manciata di composto ed applicarlo facendo un lieve massaggio. All’inizio si dovrà fare un po’ di pratica per evitare di alzare una nuvola di polvere quando viene applicato, ma ci si prende rapidamente la mano.

La fonte da cui ho tratto inspirazione è:

Breve trasferta in terra di Francia ad Annecy.

Una località che non conoscevo e che si è rivelata molto piacevole. E’ una piccola cittadina con un bel centro storico caratterizzato da alcuni canaletti suggestivi nei pressi dell’omonimo lago, tra i più puliti d’Europa.

Tra le altre cose c’è una bellissima pista ciclabile che corre lungo una delle anse del lago per tanti chilometri.

Per una abituato all’asfalto rotto, alle macchine che ti tagliano la strada ed allo smog è stato un piccolo paradiso. Ho affittato due volte la bicicletta per fare delle brevi sgambate di 3-4 ore. La prima volta 46 km, la seconda invece circa 80 km.

Ecco l’archivio di tutte le foto di Annecy

Ecco qualche foto da una mia recente trasferta in terra francese.

Non sono mai stato un grosso fan della cucina francese, ma devo dire che è stata un’esperienza molto interessante anche perché ho visto tante combinazioni interessanti di prodotti semplici.

Oggi ho avuto un momento di nostalgia e sono andato a pizzicare qualche foto che ho fatto viaggiando in India.

Ci lamentiamo dei problemi del traffico, dei cattivi odori e del caldo..

Ecco uno scorcio di Nuova Delhi. Una strada qualunque in qualunque momento della giornata.
In dettaglio si possono trovare:
- animali
- venditori di qualsiasi cosa in qualsiasi modo
- biciclette
- tuc tuc a motore e risciò a pedali
- immondizia
- un certo chaos folle ed organizzato proprio del mondo indiano…

P.s.
Il titolo è ovviamente una citazione a… http://youtu.be/1b1AaShsUDA?t=1m10s

Negli ultimi tempi ho avuto tempo per ragionare molto sul mio stile di vita e sull’impatto che ho sull’ambiente.
Non è una questione di essere per forza anti conformista, ma vorrei comunque mettere in discussione tanti aspetti del nostro quotidiano che ci hanno insegnato a dare per scontati.

Ad esempio da due mesi ho eliminato l’utilizzo dello shampoo tradizionale.

La scelta è nata dal fatto che:
- lo shampoo contiene derivati del petrolio
- il costo è alto e comprende anche la tanta pubblicità sui prodotti
- si deve smaltire la confezione
- è un prodotto che viaggia tanti chilometri prima di arrivare nei negozi

La domanda che mi sono posto è stata posso in qualche modo sostituirlo ? Come si lavavano i capelli alcune generazioni fa ?

Cercando su internet si possono trovare varie soluzioni. Io ho utilizzato la più semplice ovvero utilizzare la farina di ceci come shampoo.
Basta aggiungere un po’ di acqua alla farina, fare una poltiglia e poi applicarla sulla capella massaggiando bene. Serve un po’ più di attenzione nella fase del risciacquo, ma come shampoo funziona.

Si possono anche provare combinazioni particolari utilizzando insieme alla farina l’aceto o il succo di limone.

Ovviamente il tutto ad un costo ridicolo.

Basta fare una ricerca su Google per trovare la preparazione dettagliata dello shampoo