Grazie alle dritte della famiglia che mi ha ospitato e di Thomas, ragazzo svedese ex ciclista nella squadra vaticana , seguo veramente una bella strada
nella campagna.
La partenza é in mezzo all’umidità della pioggia della sera prima.
Me la cavo comunque con poche goccie.La strada è bella vuota in mezzo al nulla. Avrò contato 3-4 villaggi, nessun negozio ed una decina di taglialegna.
Alla fine mi sono basato sui paninin che mi ero preparato e sulla torta alla crema che mi avevano dato. Appena arrivato ad Hjo ho fatto un bel pranzo cena a base di salmone affumicato.
L’ostello tutto di legno è semivuoto e gestito da una vecchietta che mi fa dormire da solo in una stanza da quattro. Gentilissima mi fa anche lasciare la bici in un capannone degli attrezzi.
La cittadina é piccola con un bel porticciolo, ma poco altro. Per trovare internet mi devo piazzare nella piazza cittadina dove alle 18 è già tutto chiuso e rubo la connessione da una pasticceria.
Il top della serata è la gita al supermercato che chiude alle 22.
Dieta per il giorno dopo prosciutto pane burro.
Tornato in ostello vengo colto da una folgorazione. Tra le cose lasciate a disposizione ci sta un pacco di pasta Barilla.
O spaghettone…
Faccio un carico da 200 grammi di pasta e burro. Notte tranquilla e sveglia intronato con un po’ di mal di testa. Fosse che le tante volte che mi è successo invece di essere stato il vinello la colpa sia stata della pasta ?