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Hjo – Motala (23 luglio 2011 41 km)
July 27, 2011  |  Bicicletta, Svezia, Viaggi

Alla fine la notte non ha portato riposo e mi sveglio con un po’ di mal di testa. Carenza di aria nella stanza o insofferenza alla pasta del giorno prima ?
Comunque il traghetto é alle 10.45 quindi ho tempo per riprendermi. Colazione con latte pane e prosciutto. Elomosino poi un po’ di caffè solubile che serve a svegliarmi.
La vecchietta alla reception è proprio gentile. Il fascino dello straniero sudato e che puzza di martora morta funziona sempre. Proviamo a prenotare un posto per la notte a Motala, ma sembra tutto pieno. Alla fine troviamo un posto in un ostello più a nord a Mevedi. Capirò dopo che si tratta di circa 20 km in più…
Faccio i pacchi e via verso il traghetto. Ci sono con me altri 4 vecchietti con le loro bici e nessun altro.



Il traghetto è piccolino e caricare la mia bici è un problema. Sarà la stanchezza ma non riesco a sollevarla abbastanza per farla salire sul traghetto. Mi deve aiutare il Capitan Findus del traghetto.
Il viaggio dura un paio di ore e scopro una grande verità svedese. Se paghi per un caffé poi ne puoi prendere quanto ne vuoi.

Arrivo ad Hastholmen che é un buco di posto di due casette, ma con un porticciolo spettacolare. Il dovere però mi chiama e comincio a pedalare. Da qualche giorno ho un doloretto strano dietro la caviglia destra e sembra scricchiolarmi un po’ il tendine. Mai successo prima. Forse un
problema posturale e di come distribuisco il peso durante la pedalata. Ieri un po’ zoppicavo oggi va comunque meglio. La strada scorre veloce. Poche salite ed i chilometri filano veloci con il lago Vattern sulla sinistra.
Arrivo a Vadstena prima tappa della giornata. Vedo il castello (da fuori) e poi mi mangio un bel panino con i gamberetti ed integro con paio dei miei mini panini al burro ed arriva il patatrac.

Tutto il sangue fluisce verso la digestione e le gambe non mi tengono mentre pedalo. Vedo anche il famoso monastero e poi mi rimetto in viaggio. Non mi fermo, ma ogni chilometro diventa pesantissimo e la velocità crolla. Arrivo a Motala abbastanza stanco e punto direttamente all’ufficio del turismo e chiedo una sistemazione per la notte. Sono poco disponibilli, ma con un po’ di insistenza mi trovano un posto da dormire nella zona di Varamon a nord della città. Si tratta della spiaggia più esclusiva della zona e la passeggiata é molto carina.
Fa però un freddino niente male e riesco solo a farmi un pediluvio nel lago.
Per cena ancora spaghetti al burro. Dopo cena inizia a piovere e mi faccoi due passi in cerca di una birra. Arrivo in una specie di bar balera svedese dove ci sono molti personaggi degni di nota:
- ragazzi che festeggiano ubriachi addio al celibato di un amico
- cantante bestione che miagola canzoni americane
- coppia svedese che mi invita addirittura a pernottare da loro (scoprirò nella conversazioe che sono i genitori della tipa poco disponibile all’ufficio informazioni).


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