Ultima tappa di questa parte del viaggio. La mattina comincia bene con una ricca colazione al buffet dell’albergo. Almeno mi riprendo indietro parte di quello che ho pagato. Procedo con massima tranquillità visto che sono atteso nel pomeriggio a casa di alcuni amici di famiglia della mia compagna. So che i chilometri davanti sono pochi anche se saranno molto trafficati. Mi dedico a varie foto in giro per Södertälje e poi pigramente mi incammino.
Anche un percorso breve non risulta quasi mai facile.
Innanzitutto mi mette in difficoltà il fatto che tutte le strade verso Alby sembrano mandarmi all’autostrada dove ovviamente non posso andare. Non c’è cosa peggiore di girare in tondo in cerca di una strada. La mia mappa non è così precisa e quindi devo affidarmi un po’ al caso e tornare alcune volte indietro.
Alla fine trovo una strada che passa in mezzo alla campagna. Non sembra di stare andando verso la città infatti più volte mi fermo in cerca di qualche indicazione. Nel mezzo del nulla vengo colto dall’ennesimo temporale di questi giorni.
Con molta e dico molta fatica arrivo nella zona dove dovrei dormire stanotte. E’ un quartiere residenziale e mi sono fatto uno schizzo delle strade che dovrei prendere.
Si nota subito come la popolazione qui sia molto differente rispetto a quanto visto in precedenza.
Qui entro nella Svezia multi etnica. Mentre nei tanti giorni precedenti (eccetto Södertälje ) mi fossi trovato solo in mezzo ad un 99% di ariani qui si respira un’aria da paese medio orientale.
Le indicazioni che mi erano state date però non sono precise nel senso che costeggiando l’autostrada punto verso un quartiere per scoprire dopo che in realtà devo andare dalla parte opposta. Mi fermo a chiedere un po’ ovunque e finalmente trovo la direzione giusta.
In città ogni volta è la stessa storia. Non mi piace usare navigatori però ogni volta trovare un posto è una rogna che mi costringe a fermarmi e ripartire, fermarmi e ripartire.
La gente che mi vede però è curiosa ed ogni volta gli lascio qualche particolare in più sulla leggenda che potranno raccontare ai nipoti sul flying italian che hanno conosciuto un giorno mentre attraversava la Svezia.
Giusto per tenere alto il nome dell’Italia ogni tanto vario la mia storia aumentando i particolari leggendari su questa epica avventura. Lo so non è corretto, ma per migliorare la nostra immagine all’estero si deve cercare di lavorare a tutti i livelli.
Non nego che in un paio di occasioni ho millantato qualche migliaio di chilometri percorsi in più….
Arrivo presso la famiglia che mi ospiterà per qualche giorno in attesa della mia compagna. Con lei partirò poi in direzioni di Gotland. La mia bici rimarrà qui ad Alby in attesa del mio ritorno. A Gotland affitteremo 2 bici da passeggio per fare un giretto tranquillo dell’isola.