Adoro i piani ben riusciti…e forse era davvero un buon piano ma la giornata è stata d’inferno lo stesso. Ero andato a dormire presto ma la sveglia è stata cmq una mazzata…arranto metto le ultime cose lo zaino e prendo un taxi (tanto costa poco) fino alla stazione e dei treni. La dritta di Caril è stata geniale. Arrivo presto ma i posti sono quasi finiti. Alle 8.30 l’autobus parte …invece che alla 9. Arriva pieno all’autogara dove lo avrei dovuto prendere io..continua a salire gente…vabbè tanto il posto ce l’ho. Entra pure una che sembra l’amica di Laura, Miss Italia. Si viaggia tranquilli superando carretti trainati da cavalli. Seguo la seconda dritta che mi ha dato Caril ovvero vado a Baia Mare invece che che a Satu Mare. Ma cmq ci fermiano a Satumare per circa 30 minuti…forse aspettano che si riempia di nuovo l’autobus. Arriviamo alle 13.15 a Baia Mare. Solito posto disastrato…di donne in costumi tradizionali ne vedo proprio poche. Iniziano le brutte sorprese. il pulmone per Sighet non parte alle ma alle 3…il tutto con molta scortesia dell’om che da le informazioni. Mi prendo il mio posto. fa caldo e gli interni fanno abbastanza cagare e i posti sono stretti. Inizia l’agonia ed il sudore. Il mio pranzo al volo è stato un hot dog ed una specie di Logosh (una specie di pizza fritta ungherese) che però ho buttato quando ho scoperto che c’è dentro il formaggio. Stretto dal dramma di una cena fatta la sera prima con un pomodoro ed un cetriolo e 3 fette di pane mi mangio anche il croccantino comprato a Budapest a base di cioccolato e fragola. E’ disgustoso e sciolto ma ho fame. E quando sono digiun con lo zaino le palle girano che è un piacere. L’agonia diventa estenuante. 60 Km che diventano ore. La strada è tutta curve, fortunatamente sono andato in bagno cmq sudo copiosamente. La situazione peggiora di brutto quando devo cedere anche il posto dove ho messo lo zaino. Nn l’ho messo nel portabagli per diffidenza e adesso me lo tengo sulle gambe. Sudo e la strada non finisce. Non posso neanche addormentarmi perchè non so dove appoggiare la testa e mi ciondola. Un inferno vedo i villaggi vedo un po ‘ di portoncini di legno caratteristici ma nessuno in costume tipico… La disposizione delle case e dei villaggi non promette nulla di buono…il mio non migliora. Il vecchio agricoltore seduto accanto a me viene sostituito da un bambino che porta dei fiori di campo dall’odore nauseante. A questo punto compare il cartello 5 Km a Sighetu e poi subito dopo entriamo a Sighetu. Il problema è capire in che punto fermarsi. Seguo una specie di becchino e scendo dall’autobus insieme a lui. Ci sono negozi ed un’unica via. Vedo le segnalazione per l’albergo Perla che mi era stato suggerito ma non lo vedo. gli occhi sono annebbiati… fame ? disidratazione ? alla fine mi infilo in un albergo che sta sulla Lonelly. Mi faccio un giro e la vedo brutta…un mortorio. Becco un tizio che porta la gente durante la notte a Budapest. Penso di scappare sul momento, sarebbe devastante per il mio corpo già molto provato ma i Maramures già mi hanno stufato. Cerco un ristorante ma sono tutti pieni. Ci sono tre ristoranti qui e ci sono tre matrimoni in parallelo che hanno bloccato tutto. Anche il ristorante buono che mi era stato suggerito. Mi infilo alla fine tristemente nella pizzeria accanto al mio albergo. prima ci ho preso un succo di frutta. Facciamo del male, ordino una steak al pepe verde + mamaliga che alla fine è una polenta più patate fritt. Non sono soddisfatto e dopo ordino anche una cotoletta panata e patatine fritte. Alla fine pago il tutto 8 euro ovviamente innaffiato da un paio di birre…e mi sono fatto veramente male…