Sveglia presto per luce e per rumore ma mi impongo di rimanere a letto. Ho fatto già la prenotazione per l bus per Budapest devo solo capire come passare la giornata. Il corpo mi sembra riposato faccio colazione con uova e con una fetta di prosciutto. La ragazza della reception e anche uno dei camerieri, quello che ieri pensava che fossi rumeno mentre facevo le foto, mi dicono di andare in taxi a Sapanta…o in autobus o in un autostop. L’ultima volta che ci avevo provato i risultati in Scozia erano stati pessimi. Mi dirigono nel punto che mi è stato suggerito…inizio a mettere la manina fuori…niente. Riprovo…niente. Mi sposto…non mi si cagano. Alla fine passa anche l’ora in cui sarebbe dovuto passare l’autobus. Inizio a pensare che forse è il caso di mollare. Un miracolo, una macchina si ferma, mi fanno un cenno e mi chiedono in rumeno dove devo andare…Alla fine mi accolgono e mi danno uno strappo verso Sapanta. ho fatto pena anche ai rumeni. Una bella famiglia, padre, madre e due bambini piccoli. Stanno andando a fare un gita in un parco perchè c’è bel tempo. Mi indicano poi anche una chiesa di legno che vale la pena vedere. Entro al cimitero allegro di Sapanta. Allegro è allegro ma arrivo nel bel mezzo di una cerimonia funebre…fa un po’ strao…direi anzi molto. Mi ritengo comunque soddisfatto ho le foto delle persone in costume e del cimitero allegro triste. Mi incammino verso la chiesa, la bontà della famigliola mi ha messo di buon umore. Saluto lunga la strda i tanti vecchi che si affacciano, il tipo in macchina mi ha detto che qui i villaggi si sono dimezzati. Sono rimasti i vecchi e gli scemi del villaggio. Anche la chiesa è veramente fica. Sembra una specie di monastero ancora in costruzione. Ci sono tutti gli attrezzi e una segheria pront. Torno indietro verso la strada per Sighetu. Speriamo bene al limite me la faccio a piedi…beh spero di no. Mi metto al ciglio della strada. Mi accorgo che a circa 80 metri c’è un altro tizio che fa quello che faccio ma nella dimensione opposta. Bh vediamo a chi tocca prima…forse è solo uno specchio. Fa caldo e mi metto all’ombra. passano dieci minuti, niente. O sono locali o non mi pisciano per niente. Beh in Italia alle 2 si fa la pennica forse anche qui. Passano altri minuti, inizio a stranirmi e nessuno mi si caga. Anche il tizio dall’altra parte della strada non ha fatto passi avanti. Passa pure un tizio vestito da zampognaro che stava al cimitero ed a cui non ho dato la mancia. Mi sembra di capire che la mia direzione sia quella sfigata mentre l’altra è quella buona. Inizia poi a farmi una digressione sul fatto che la gente non si fermi.Alla fine un camioncino si ferma e per soli 5 euromi portano al museo contadino di Sighetu.tutti contenti di avermi scucito tutti questi soldi ma ero disperato. Devono ridere poco perchè sono loro gli scemi del villaggio rimasti…Arrivo a destinazione sono le 15.30 e devo comunque perdere tempo fino alle 8.30 quando mi imbarcherò sul mio pulmino. Mi faccio due passi ma i piedi mi fumano e sono stanco. Fo 2 foto e torno in città. Altri km e torno al mio ristorante pizzeria. Carne panata e patatine fritte e poca acqua. Sono un po’ terrorizzato dal non poter fare pipi nel viaggio di questa notte. Incontro l’autista e ci faccio due chiacchiere a gesti. Alla fien prendo il mio posto e via. In effetti il tratto di strada tra Sighetu e Satu Mare è da mal di stomaco nn mi meraviglio che l’autista mi dicesse che spesso in questo tratto la gente vomita. Alla fine mi tocca chiudere gli occhi per il fastidio. Alla finefacciamo molte tappe e alla fine esce fuori che sono italiano. Stupore. Mi sa che sono il primo italiano a viaggiare su questi minibus. A Satu Mare cambio pilota. Si tira veloci fino al confine con l’Ungheria e li accade qualcosa di strano. Iniziano a caricare sigarette tra il confine ungherese e quello rumeno. Passano le sigarette a tutti. Gentilmente mi forzano ad accettarle e infagottarle anche a me. Caso strano all’ingresso in Ungheria ci chiedono proprio se portiamo sigarette. Già rivedo le scene del film “Fuga di Mezzanotte”…un po’ di tensione e si riparte. Da come sono contenti per essere passati senza problemi l’autista e il suo compare devono aver guadagnato un sacco di soldi. Ovvio che l’autista aveva mollato tutto il pericolo agli sfigati con le sigarette…così lui non rischiava. Alla finearriviamo a Budapest ed è mattina tipo le 4 e piove..tocca trovare una nuova città da visitare