Highlights London 2007
July 20, 2007  |  Londra, Viaggi  | 

Qualcuno mi ha chiesto perchè vado spesso a Londra. Innanzitutto perchè negli ultimi anni ho sempre trovato qualcuno che mi ospitava (santa Laura che ie stavo a bruciare casa… vedi terza regola minchione ). In secondo luogo perchè offre centinaia di cose da fare gratuitamente e si sa la parola gratis su di me fa miracoli. La maggiorparte dei musei sono gratis (Tate modern, National Gallery, Science Museum, National History Museum, British….) ed ogni volta ci sono cose nuove da fare o da vedere. Ho pubblicato al volo le foto a questo indirizzo

La lunga giornata del 13 luglio

Inizio la pellegrinazione facendo subito la figura del minchione. Sarà il rincoglionimento degli ultimi tempi, ma prendo la metro scendo a Westminster e scambio il parlamento per la cattedrale :D In realtà camuffo la mia ignoranza quando chiedo alla guardia se posso entrare a vedere Westminster. La guardia mi dice che le sessioni del parlamento si possono visitare, ma non in questi giorni. Cmq si può accedere alla westminster hall e visitare una mostra sulla schiavitù. In pratica c’è una piccola ma ben fatta mostra in una sala del parlamento che racconta la schiavitù e la sua abolizione in inghilterra.
Fatto il mio primo giretto punto sulla National Gallery a Trafalgar Square. Uno sguardo a due-tre capolavori e sono pronto per il pranzo. Decido di puntare sul South Banks in cerca di ispirazione.
Devo dire che in questo tratto di lungotamigi non c’ero mai stato ed è veramente una sorpresa. Un ampio viale molti localini e tanti scorci molto belli.
Mi fermo poi a mangiare in un posticino in prossimità del ponte dei Blackfriars. Il locale si chiama Doggett’s Coat & badge ed ovviamente dice di offrire il miglior cibo della città…
Mi prendo un tavolo con vista sul fiume e inizio a buttare giù una pinta di Black Fair. Ero partito motivatissimo per un fish&chips, ma leggendo il menu ho scoperto che in questo locale sono bravi a fare le pie. Ovvero delle specie di tortine con dentro un po’ de tutto. Io mi prendo una “british steak, mushroom, onion stout pie”. Non proprio un piatto leggero e sono costretto ad innaffiarlo con una seconda pinta. Il cameriere uomo navigato mi legge più o meno nel pensiero e dopo un po’ mi porta un vasetto con una mostarda ultra forte (che cosa sono senape e mostarda ? ). Chi mi conosce sa che ho una passione per questo genere di alimenti in grado di aprirti a forza il terzo occhio (nel dubbio spararsi una cucchiata di wasabi e poi mi dite). Barcollante per le due pinte mi dirigo finalmente verso la Tate la mia vera meta giornaliera. No spettacolo. Mi dedico in particolare alla mostra sull’urbanizzazione che fanno al piano terra. Pare che per la prima volta nella storia più del 50% della popolazione mondiale vive nelle città. Ci sono pannelli con i tassi di crescita delle maggiori città del mondo, la distribuzione geografica e molto altro (Global Cities). Per ogni città ci sono poi delle salette in cui vengono mostrati film e documentari.
Mi soffermo su uno in particolare molto interessante. Lo stile è alla Michael Moore. L’argomento è il problema dell’assenza di toilet pubbliche femminili in India. Sembra un argomento banale, ma pare che in India le donne non possano andare a fare la pipi. Il problema non è banale come sembra ed affonda le radici nella persistente disuguaglianza uomo-donna.Il documentario offre molti scorci di vita a Mumbai ed è molto avvincente (pagina sul sito della Tate con un estratto dal documentario) Dopo 40 minuti seduto in una saletta buia vacillo in modo pauroso. Faccio atto di presenza a tutti gli altri piani della Tate e dopo una passatina al Millenium Bridge rotolo verso casa. Mi basta una mezzoretta di riflessioni ad occhi chiusi e sono pronto a ripartire. Metto la camicia buona perchè si prospetta una serata di alto livello e vado a recuperare Laura sotto l’ufficio a Canary Wharf. Per chi come me non bazzica i salotti buoni dell’alta finanza segnalo che Canary Wharf (basta dare uno sguardo al loro sito web canarywharf.com) è in pratica la nuova City ovvero il nuovo cuore finanziario di Londra. Da viaggiatore pseudo provetto normalmente non mi impressiono, ma stavolta ho fatto un eccezione.
Uscito dalla metro di ritrovi in un altro mondo. Enormi palazzi di vetro, orologi che riportano le ore delle più importanti città e migliaia di giovani in abiti firmati che corrono da una parte e dall’altra. Per non perdersi in questa jungla ci sono mappe ad ogni angolo tipo fosse un centro commerciale. Ma invece der negozio della Bottega Verde qui trovi ABN, Reuters e via dicendo…
Penso di essere arrivato nel momento in cui queste migliaia di ciniche api finanziarie iniziavano il loro ritorno a casa fermandosi un attimo ai pub vicino alla metro per prendersi una birra e discutere di come segar fuori un collega. In effetti ero l’unico in jeans e camicia fuori dai pantaloni… na specie de tonno consumatore circondato dagli squali.
Ovviamente è tutta invidia perchè non nego che il posto mi ha veramente affascinato.
Per cena abbiamo scelto un posto molto suggestivo con vista sul Tamigi. Si chiama Izzy e dovrebbe essere na catena di ristoranti italiani. In effetti questo viola una delle mie regole principali ovvero non mangiare ai ristoranti italiani all’estero, ma ero in debito con Laura e borbottando mi sono accomodato. Abbiamo preso un piatto di spaghetti con le cozze. Decenti anche se il menu del ristorante faceva paura… la pizza con il pollo alla diavola sopra non me la sarei sognata manco in un incubo.. :D
Cmq la cena veloce è il preludio ad una serata posh. Un gruppo di amici di Laura ha prenotato un tavolo in un locale esclusivo della city. Si tratta di un bar al 42 piano di un palazzo con vista sulla city in cui si beve solo champagne….
Il locale si chiama Vertigo ed è effettivamente molto posh. Sono stato addirittura costretto a portarmi un altro paio di scarpe per l’occasione…
Normalmente infatti viaggio sempre con scarpe da ginnastica luride ed infradito.
Effettivamente il posto è molto bello e capisco perchè si debba prenotare qualche settimana prima. Lo vedo però più adatto ad una coppia romantica rispetto ad una comitiva con lo zainetto. Scolato completamente e ripetutamente il mio champagne (ovviamente abbiamo preso 2 bottiglie del più economico…44 sterline a bottiglia) ho iniziato a sentire qualche languorino di fame e con Laura sulla strada del ritorno abbiamo preso due bei Kebap a portare via da consumare a casa sua…
Il kebap era buono peccato che grazie alle mie movenze leggiadre stavo per dar fuoco a tutta la casa (vedi terza regola minchione ).)



3 Comments


  1. Va bene tutto … ma il Ristorante italiano a Londra NOOOOOO!!! :-|

  2. e x fotuna ke bisogna esser semplici e umili quando si viaggia! azzo 2 bottiglie di champagne! -.-’

    p.s. io la pizza l’avrei provata :D

  3. Non sai che fatica ho dovuto fare per prenderlo quello champagne io che ero andato a Londra solo per la birra.
    Cmq una volta ordinate due bottigle in 8 mi sono fatto valere…
    Innanzitutto con il mio sguardo sguercio magnetico ho circuito il cameriere che serviva e poi con le seguenti parole ho fatto capire chi era la spugna del gruppo.
    Un ragazzo ha detto al cameriere not too much quando gli stava servendo lo champagne..
    io che ero accanto gli ho detto much more….
    ed infatti il cameriere si è ricordato della mia avidità alcolica ed alla fine mi ha servito pure la scolatura…
    E ti dirò pure che c’era gente che non ha finito il suo bicchiere..ed io solo per non far fare brutta figura alla mia amica non sono passato a recuperare gli avanzi…

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