I Tarahumara, la Korima e Caballo Blanco
April 3, 2012  |  Ambiente e Permacultura, Stuff

A casa di una coppia di amici a Londra trovo un libro nella loro libreria che mi colpisce per la semplicità del suo titolo: Born to run.

Il titolo completo è però esplosivo: Born to Run: The Hidden Tribe, the Ultra-Runners, and the Greatest Race the World Has Ever Seen.

Non ho ancora terminato di leggere questo libro, ma una notizia di questa mattina mi costringe a parlarne. E’ morto uno dei protagonisti principali Micah True anche detto Caballo Blanco.

In suo onore in questi giorni si stanno organizzando varie manifestazioni in giro per il mondo.

Di cosa parla questo libro ? Di tante cose. E’ un’odissea che si svolge nel mondo delle corse estreme, corse in percorsi di montagna per 160 km.

Parla di una tribù messicana che vive in un luogo inaccessibile i Tarahumara che tra di loro si chiamano Rarámuri, o “The Running People“. Hanno uno stile di vita semplicissimo con una dieta semplice fatta di legumi e cereali.

Praticano la Korima, “the power of unconditional living”, una pratica di condivisione con gli altri di quello che hanno. Questa tribù che non ama avere contatti con il mondo e che vive in modo spartano nella Sierra Madre messicana è diventata famosa quando uno dei suoi corridori, un cinquantacinquenne ha vinto una delle gare di corsa più dure al mondo: La Leadville Trail 100(100 vuole dire 100 miglia ovvero 160 km).

Un semplice indio sorridente che si alimentava con pochi alimenti semplici e che correva con dei sandaletti ha battuto gli ultra atleti super allenati americani.

Questo libro parla anche dell’inutilità delle scarpe da ginnastica e di come il piede umano sia una macchina perfetta in grado di adattarsi ad ogni terreno.

Questo libro parla anche di un uomo Micah True, che ha deciso di sposare lo stile di vita dei Tarahumara, e diventando famoso con il soprannome di Caballo Blanco.

Ecco un video pubblicato alcune ore fa da un suo amico:

Ecco un estratto da un articolo di Christopher McDougall autore del libro, che nel 2006 parla dei Tarahumara.

When it comes to the top 10 health risks facing American men, the Tarahumara are practically immortal: Their incidence rate is at or near zero in just about every category, including diabetes, vascular disease, and colorectal cancer. Age seems to have no effect on them, either: The Tarahumara runner who won the 1993 Leadville ultramarathon was 55 years old. Plus, their supernatural invulnerability isn’t just limited to their bodies; the Tarahumara have mastered the secret of happiness as well, living as benignly as bodhisattvas in a world free of theft, murder, suicide, and cruelty.

So how do they do it? How is it that we, in one of the most technologically advanced nations on Earth, can devote armies of scientists and terabytes of data to improving our lives, yet keep getting fatter, sicker, and sadder, while the Tarahumara, who haven’t changed a thing in 2,000 years, don’t just survive, but thrive? What have they remembered that we’ve forgotten?

source: http://www.menshealth.com/fitness/men-who-live-forever


Leave a Reply