Ci sono una serie di regolette di viaggio fondamentali che mi ritrovo ad applicare ogni volta che arrivo in un posto nuovo…
Una delle prime valida più o meno a qualunque latitudine, con il sole o con la pioggia, è “ma domani mattina per il caffè come faccio? ”
Lo Starbuck citato in alcuni post precedenti rappresenta sia un posto dove prendere un caffè, ma più che altro un posto dove potersi rilassare un momento. Per quanto però sia capillare nel mondo la presenza degli Starbuck spesso non sono nel raggio di 1 km dal posto dove dormo.
In Giappone poi ci sono tantissime pasticcerie francesi che sfornano eccellenti prodotti di pasticceria e un caffè… buono come lo sanno fare i francesi…
Non che io sia un coffee addicted e devo dire che poi la mattina mi alzo senza problema però spesso quando si è stanchi in viaggio e si devono avere tutti i sensi attivi una bella dose di caffeina aiuta.
Certe volte infatti non basta barcollare con lo zaino e sorridere a quello che ti succede. La differenza tra prendere al volo un treno sbagliato o quello giusto, tra riuscire a decodificare una simpatica mappa del tesoro in giapponese risiede nel grado si sonnolenza del tuo cervello.
Il mio si prende grosse pause…spesso…quindi ogni tanto devo provvedere a rimetterlo in riga.
Seconda soluzione il temutissimo caffè solubile… Confesso che uno dei miei primi acquisti in terra straniera è sempre il caffè solubile.
La marca non è importante e neanche il sapore…. mi basta che ci sia caffeina dentro. (per raggiungere questo grado di tolleranza mi alleno tutto l’anno bevendomi bibitoni caldi di dubbia origine.. e chi mi conosce lo sa bene).
La terza soluzione tutta giapponese è data da dei simpatici distributori automatici attivi giorno e notte presenti ad ogni angolo della città..
Ovviamente, come è tipico dei giapponesi, questi distributori risolvono non solo il problema del caffè, ma anche quello del tea, dell’acqua, dei succhi di frutta, di tutte le bevande che possano venire in mente e anche di qualcun’altra che solo la fervida mente nipponica poteva concepire. Esistono anche i distributori di bevande alcoliche, ma sono spesso all’interno degli edifici e non per strada.
Queste simpatiche macchinette delle meraviglie sono posizionate veramente ad ogni angolo della strada ed hanno le seguenti eclatanti caratteristiche:
1) Danno il resto. Sempre. (quasi inconcepibile per chi è abituato ai distributori automatici di casa nostra)
2) Funzionano. Sempre. (vedi commento precedente)
3) Contengono bevande calde e fredde.
4) Contengono decine di diverse declinazioni della stessa bevanda. I caffè li ho provati tutti. Ammetto che tra il caffè chicco di montagna e quello gusto pieno non ho colto molte differenze…
P.s.
Devo citare anche la simpatica signora di un delizioso bar di Nagasaki. Il posto è minuscolo, ma è famoso per la quantità di tazze che la signora colleziona da tutto il mondo. In funzione dell’ordinazione, del cliente e del momento della giornata lei ti serve la tua bevanda in una tazza differente. In Giappone è pieno di caffetterie tutte uguali (starbuck, caffè veloce e tanti altri nomi tutti uguali) questo è stato l’unico posto autentico e non brandizzato dove sono stato. Oltretutto la signora faceva il caffè macinando i chicchi ed utilizzando filtri di carta ad imbuto..
Altre foto del bar delle tazze