Beh adesso sono io che mi sposto.
Fino a poco tempo fa invece viaggiavo molto di più con la fantasia che con il corpo, specialmente nei mondi fantasy.
Ovviamente prima di Harry Potter, Heragon,il film del Signore degli Anelli… e altre minchiate.
Tutto per me è cominciato con un libro “La spada di Shannara” che mi regalò la bibliotecaria del CSP(era un doppione) e poi subito dopo grazie al set regole base di Dungeons&Dragons che mio padre eroicamente andò a scovare nell’unico negozio a Roma che le vendeva (Strategia e Tattica nella vecchia sede). Avevo circa 8-9 anni se non sbaglio.
Mi sono rifuggiato in quei mondi ed in quelle letture per molto tempo.
Ricordo i sogni ad occhi aperti in cui rivedevo le avventure che vivevano i miei personaggi e poi più tardi le storie che da Dungeon Master raccontavo ad altri giocatori.
E ricordo il nome esotico del creatore di questi mondi della fantasia: Gary Gygax.
Lo stesso nome che ho ritrovato questa mattina sul sito del Corriere della Sera in un articolo che ne annunciava la morte.
Una sua citazione:
“A Dungeon Master only rolls the dice because of the noise they make.“
fonte wikiquote: http://en.wikiquote.org/wiki/Gary_Gygax
Ora che viaggi solo grazie all’uso delle pasticchine colorate la mancanza di Gygax si fa sentire maggiormente.
Io ho iniziato a Dungeonare eoni fa grazie al buon Rak che ci faceva viaggiare in mondi immaginari grazie alla sua fantasia.
I Master, i gruppi e le avventure sono cambiate però trovo ancora affascinanti questi mondi paralleli in cui correre a rifugiarci quando quello reale non ci soddisfa pienamente.
Certo che strano effetto che fanno ‘ste pasticchine..io mi sono risvegliata in Cina
Ben tornata alla mia professoressa di cinese preferita…
Metti da parte un po’ de pilloline chissà se a me faranno lo stesso effetto
Perchè vuoi risvegliarti nel Paese della febbre olimpica? Qui secondo me non dopano solo gli atelti ma anche noi poveri mortali:)
Mmm… Cina.. un tempo mi incuriosiva molto, però adesso la associo ai 5 giorni passati ad Hong Kong in preda alla nausea che non finiva più…
La cosa bella però è che trovavo ad ogni angolo cose strane che sul momento non comprendevo…
vedi le famose papere alla piastra..
mmm..papere alla piastra!!Ma se ti mancano così tanto codeste leccornie puoi sempre fare un salto dallo “Zozzone”a Stazione Termini per sgranocchiare qualche lingua di papera in nome dei bei vecchi tempi, anche se senza di me a ordinare non sarebbe la stessa cosa (traduzione: forse magni meglio,haha!!).
Ti confesso che la lingua di papera non è che mi fosse piaciuta così tanto(recensione del ristorante).
Troppi nervetti da sgranocchiare…
Però devo dire che l’atmosfera di sorpresa per ogni portata che arrivava non era male.
A memoria però il prode Raf non è che avesse avuto la mia stessa impressione…anzi se non ricordo male la sorpresa non era stata di suo gradimento…
Ma sì che mi ricordo, e poi a chi piacciono ste lingue di papera se non ai cinesi? D’altronde non c’è d stupirsi con un popolo che come snack si mangia il collo di papera e per colazione un involtino primavera o uno spiedino di pollo mandato giù a forza di coca o latte..Ma una braciola no?O un bel piatto de facioli co’le cotiche?A ‘sto punto:D Evviva Ariccia e la romanità!
ma non eri tu quella che ne cantava le lodi… quanto pagheresti per un po’ di porchetta calda calda imbarcata di nascosto su un volo roma pechino ?