La giornata del pellegrino è molto semplice e fatta di piccole cose.
La giornata tipo è:
Sveglia presto tra le 5 e le 7. Molto dipende dagli altri compagni di camerata e dal rumore che fanno quando si alzano. Gli albergue però spesso chiudono alle 8 del mattino quindi si è portati ad alzarsi presto…
Colazione. Io tendenzialmente mi mangiavo sempre qualche cornetto confezionato ed un po’ di frutta. Il caffè è un po’ più complicato da preparare e qualche volta ho usato il caffè solubile.
Camminata ovvero il cuore del pellegrinaggio. Ognuno ha il suo ritmo e la sua resistenza, ma almeno 5/6 ore si camminano
Pause in numero adeguato per riposarsi, medicare i piedi, mangiare qualcosa etc.. Io dopo qualche giorno mi sono abituato ad una prima pausa dopo aver fatto una decina di km. Quindi più o meno verso le 9 mi fermavo sempre in qualche baretto per prendere come minimo un caffè americano. Il gusto niente di che ma spesso qualcosa di caldo dopo aver camminato quando è ancora fresco mi serviva.
Trovare dove dormire. in base alla fatica del giorno ed alle condizioni meteo incontrate ad un certo punto della camminata si decide di fermarsi e si cerca un albergue dei pellegrini. Si tratta di strutture spartane ed abbastanza pulite che offrono i servizi base. Spesso nel caso in cui gli albergue municipali o quelli gestiti da volontari siano pieni si ricorre a quelli privati. La differenza di costo è bassa. Invece di 5/6 si pagano 10 euro.
Spesso si arriva insieme a tanta altra gente quindi ci si mette in fila ed in ordine ci si registra, sperando di trovare posto. Si consegna alla persona alla reception la propria credenziale del pellegrino, si paga e viene assegnata camerata e letto. In Galizia forniscono anche lenzuola usa e getta.
Doccia. calda o fredda che sia serve assolutamente dopo aver camminato per tante ore
Lavanderia. visto che si viaggia molto leggeri si tende spesso a lavare tutti i giorni i vestiti. Normalmente si lava a mano nella lavanderia dell’albergue. Nei casi in cui ci si vuole trattare bene o nei casi di assoluta necessità igienica allora si possono usare anche lavatrice ed asciugatrice a pagamento… Mi ricordo una volta che entrato in lavanderia ho trovato una ragazza vestita solo con il k-way… mi ha spiegato che la notte precedente aveva dormito in un albergue dove c’era bed bugs… era piena di punture e voleva lavare tutto in acqua bollente. Tornando al lavaggio il problema principale è poi asciugare. Qualche volta si riesce a stendere fuori, ma non sempre si asciugano le cose e quindi si appendono anche vicino al letto o in qualunque altra fantasiosa configurazione che possa venire in mente.
Fare la spesa. anche il cibo pesa quindi spesso conviene fare la spesa ogni giorno sia per l’eventuale cena sia per la colazione. La cena in realtà si riesce quasi sempre a trovare nei pressi degli albergue in bar o ristoranti che offrono il menù del pellegrino. La colazione invece è spesso un problema perché alle 6 del mattino, ma anche alle 7 di bar aperti non se ne trovano mai. L’unica cosa da fare è comprarsi giorno per giorno le cose per la colazione vedi cornetti burrosi confezionati, frutta etc..
Cena cucinata presso l’albergue o sfruttando il menù del pellegrino ovvero un simpatico menù fisso (con un paio di scelte) fatto di tre portate antipasto, main e dolce più una bibita. Porzioni molto grosse e soddisfacenti. La bibita è una bottiglietta d’acqua, un bicchiere di birra oppure una bottiglia di vino della casa. Ovvio che alla fine si puntava sul vino della casa.
A letto presto. In tutti gli albergue c’è una sorta di coprifuoco alle 22 o alle 23. Il pellegrino è poco mondano visto che si alza presto la mattina e trotta tutto il giorno. Non di rado si trovano delle persone che già alle 20.30 – 21 sono a letto. Anche a me è capitato in giorni in cui ero molto stanco.