Diciamo che il clima canadese non favorisce proprio la crescita delle verdure cui sono abituato
Tanto freddo ed acqua vanno bene per gli aceri ed i muschi, ma per i pomodorini pachino non se ne parla proprio.
In realtà il clima estivo qui è bello calduccio quindi con un po’ di impegno durante l’estate certe piantine di casa nostra crescono anche bene ed in dimensione spropositata (penso sia doping).
Ma poi vengono spazzate via inesorabilmente dalle vagonate di pioggia che puntualmente inizia con l’arrivo dell’inverno.
Le cose che non si possono avere come al solito diventano oggetto del desiderio e quindi in Canada c’è la mania del cibo sano (qui lo chiamano organic).
Qui a Kitsilano dove abitiamo, c’è anche simpatico farmer market di prodotti naturali, dove il prezzo della verdura è tipo quello di un gioielliere. Fieri coltivatori dell’entroterra mostrano le loro verdure cresciute senza addittivi chimici. L’unico problema è che sono discretamente bruttine.
Se non ce sta il sole i pomodori non crescono bene, quindi fa un po’ ridere vedere i canadesi che si contendono questi pomodorini quasi albini cresciuti forse in una serra.
In pratica se uno di questi snob salutisti fosse teletrasportato in un qualunque mercato rionale (io voto per quello della Montagnola a Roma) cadrebbe ai piedi del primo banco di verdura in una crisi mistica….
Alla fine però necessità fa virtù e quindi qualcosina tocca mangiarla.
In cerca di verdura da fare cotta abbiamo comprato una roba di nome imprecisato, non identificabile come bieta, cicoria, spinaci o altra verdura di campo, ma era bona.
Per il resto la spesa la facciamo tra due grandi supermercati vicino casa il Safeway e l’Iga Marketplace. Verdura decente di importazione e un tocco di mistero con gli ortaggi che arrivano dal sud est asiatico.
Come il mitico Bok Choi, che sembra na specie di bieta, ma ha un sapore un po’ diverso. E’ chiamato anche il cavolo cinese e viene utilizzato in tutti i modi, fritto, nelle minestre o bollito.
Ultima nota di costume. Qui vanno forte gli orti in città. Si prende un pezzo di terra, la si divide in slot di pochi metri quadri e la gente si accapiglia per coltivarsi le verdure.
Lo abbiamo visto sia alla UBC sia nella Downtown di Vancouver. Quello nella Downtown è immerso tra i palazzi ed ha più uno scopo dimostrativo. Alla UBC invece è mangereccio.
Ecco qualche foto dell’orto nella Downtown di Vancouver
Organizziamo un business!
Ti mando un cargo di pomodorini & co. e tu ti occupi della vendita! :p
E non solo! In città si contendono anche balconi e terrazzi micron!
Per la coltivazione suggerisco le ascelle di un qualsiasi barbone di Vancouver, vedrai che aroma! (a proposito, avete visto che non sono poi così pericolosi? )
Ciao Andrea, so che non è lo spazio più adatto ma volevamo farti tanti cari auguri di buon compleanno. G, S, I e A.
Gli auguri fanno sempre piacere,
danke alla famiglia SIGA (prima le donne ovviamente)
Auguri! (in ritardo, ero a Paris)
Nema problema tanto non amo troppo queste ricorrenze… cmq tutta vita pure te