La pasta all’Alfredo è uno dei primi incubi ricorrenti per noi italiani in arrivo da fuori. Parlando con le prime persone conosciute tutte dicevano, quanto è buono il sugo di Alfredo, la pasta di Alfredo etc…
La domanda era ma chi è sto Alfredo ? All’inizio non capivo proprio di cosa si parlasse. Sti canadesi americani sono strani, magari era una pronuncia diversa e particolare.
Sto Alfredo però tornava e ritornava fuori e lo trovavo pure al supermercato….
Poi però mi sono documentato e la risposta è un po’ triste…
Innanzitutto chiariamo subito che roba è sto famoso sugo all’Alfredo.
Diciamo che si sono brevettati la pasta burro e parmigiano…..
La leggenda narra (fonte wikipedia) che un caldo giorno del 1927i soliti turisti americani venuti a Roma in cerca di piaceri della carne e del palato si siano fermati in una trattoria romana: da Alfredo alla Scrofa a piazza Augusto Imperatore.
Che me magno che me non magno ed il Sor Alfredo gli ha mollato un piatto di fettuccine burro e parmigiano.
Apriti cielo…. ed i turisti si sono innamorati del piattino rustico. Tornati in America, ad Hollywood pare, hanno mostrato a tutti le foto di tanta delizia e da bravi americani si sono rifatti vivi anni dopo in cerca di Alfredo.
E’ iniziato quindi un impero in America che ha portato la pasta cor burro nell’Olimpo. Foto di star che si facevano immortalare a mangiare sta pasta cor burro, con la pasta tra i capelli, con le mani che pescavano sta pasta etc…
Ovviamente per venire incontro al palato raffinato americano la ricetta è stata rivista ed arricchita con formaggi di dubbia origine, amido, cugini del burro e tanti altri ingredienti (pollo, gamberi, piselli insieme o in compagnia).
Decine e decine di prodotti lanciati sul mercato. Pasta precotta, barattoli di sugo etc… Basta il nome Alfredo per essere sinonimo di qualità.
La domanda sorge spontanea e se si sta americani avessero scoperto pure l’Amatriciana cosa sarebbe successo?
E se avessero mangiato dalla Sora Lella ?
Contrordine si sono già copiati pure la Sora Lella. Esista infatti una SoralellaNYC (http://www.soralellanyc.com/)
Aggiornamento del 27 gennaio 2012
Pubblico con molto piacere il commento della nipote di Alfredo Di Lelio che racconta la storia di suo nonno la storia del ristorante Alfredo.
LA STORIA DI ALFREDO DI LELIO E DELLE SUE “FETTUCCINE ALL’ALFREDO” NOTE IN TUTTO IL MONDO
Siamo i nipoti di Alfredo Di Lelio, creatore delle fettuccine all’Alfredo. Vi raccontiamo la storia di nostro nonno.
Alfredo Di Lelio aprì il ristorante “Alfredo” nel 1914 in un locale nel centro di Roma, dopo aver lasciato il suo primo ristorante condotto con la madre Angelina a Piazza Rosa (piazza scomparsa nel 1910 a seguito della costruzione della Galleria Colonna/Sordi). In tale locale si diffuse la fama, prima a Roma e poi nel mondo, delle “fettuccine all’Alfredo”. Nel 1943, durante la guerra, Di Lelio cedette il ristorante a 2 suoi collaboratori.
Nel 1950 Alfredo Di Lelio decise di riaprire con il figlio Armando (Alfredo II) il suo ristorante a Piazza Augusto Imperatore n.30 “Il Vero Alfredo”, che è gestito oggi dal nipote Alfredo (lo stesso nome del nonno), con l’aiuto di sua sorella Ines (lo stesso nome della nonna, moglie di Alfredo Di Lelio, cui furono dedicate le fettuccine).
In conclusione il locale di Piazza Augusto Imperatore è quello che segue la tradizione familiare di Alfredo Di Lelio e delle sue note fettuccine (ecco il sito di Il Vero Alfredo).
Ecco la fantastica preparazione dei “fettuccinI Alfredo”: http://www.youtube.com/watch?v=plbRSugctAA
Bella questa della pasta all’Alfredo ingegnè! E la storia non mi stupisce affatto, considerando che durante le nostre allegre escursioni in giro per Roma gli amici d’oltreoceano riuscivano a provare spasmi di puro piacere anche di fronte a tristi piatti di penne (scotte) al pomodoro o saltimbocca (della serie: “No, fermo, non saltà te prego!) alla romana, questi ultimi un vero must dei menù turistici della capitale!
Guarda chi si sente la donna di cultura…
Mi dispiace, ma dalla puntata 22 il tuo personaggio è stato sostituito da Shannie.
Chiedere alla tua amica per maggiori dettagli.
Eh?
Per Patsy:
la solita egocentrica… nn era mica riferito alla tua persona.
Mi hai fatto anche venire un po’ fame!
Per completare lo studio su Alfredo io, almeno una volta, la proverei (magari al ristorante che sará meno inzeppata di conservanti).
Probabilmente non avrà nulla a che fare con la nostra idea di pasta ma potrebbe, comunque, riservare delle positive sorprese!
Da un “eh?” hai dedotto che mi io pensassi ti riferissi a me?!? Io manco ho capito di che parlavi
Stai diventando inquietante come i simpatici animaletti canadesi dagli occhi a bottone!! o_O
Cugginoooooooooooo!
Basta! Adesso mi carico la nana bellicapelli nel marsupio e il dottor L dentro una valigia e arriviamo!
Tocca aprire un ristorantino di quelli che si diceva prima della vostra partenza.
Non oso pensare al successo che avrebbero le tue zuppe e le mie torte (modestia a parte)!
Ci mancate.
baci e abbracci
LA STORIA DI ALFREDO DI LELIO E DELLE SUE “FETTUCCINE ALL’ALFREDO” NOTE IN TUTTO IL MONDO
Siamo i nipoti di Alfredo Di Lelio, creatore delle fettuccine all’Alfredo. Vi raccontiamo la storia di nostro nonno.
Alfredo Di Lelio aprì il ristorante “Alfredo” nel 1914 in un locale nel centro di Roma, dopo aver lasciato il suo primo ristorante condotto con la madre Angelina a Piazza Rosa (piazza scomparsa nel 1910 a seguito della costruzione della Galleria Colonna/Sordi). In tale locale si diffuse la fama, prima a Roma e poi nel mondo, delle “fettuccine all’Alfredo”. Nel 1943, durante la guerra, Di Lelio cedette il ristorante a 2 suoi collaboratori.
Nel 1950 Alfredo Di Lelio decise di riaprire con il figlio Armando (Alfredo II) il suo ristorante a Piazza Augusto Imperatore n.30 “Il Vero Alfredo”, che è gestito oggi dal nipote Alfredo (lo stesso nome del nonno), con l’aiuto di sua sorella Ines (lo stesso nome della nonna, moglie di Alfredo Di Lelio, cui furono dedicate le fettuccine).
In conclusione il locale di Piazza Augusto Imperatore è quello che segue la tradizione familiare di Alfredo Di Lelio e delle sue note fettuccine (cfr. anche il sito di Il Vero Alfredo).
Cara Ines,
grazie mille per la precisazione sulla storia di suo nonno.
A questo punto per dovere di cronaca dovrò per forza venire a fare una verifica sul posto ed assaggiare le vostre fettuccine…