La notte che ha portata alla Tongariro Crossing e’ stata movimentata…mi sono risvegliato intorno alla mezzanotte con il cellulare che suonava (vedi regola numero 2)…era mio padre che aveva ricevuto una telefonata da un numero sconosciuto con una voce che nn si capiva e sembrava chiedere aiuto…e pensava fossi io…
Cominciamo bene…
Mi godo le restanti poche ore di sonno e mi alzo…prendo il pulman che mi deve portare al sentiero e comincia la strizza…seriamente…
tutti sono vestiti con equipaggiamento tecnico…pantaloni scarponi giacconi…
Io invece pinocchietto e new balance…l’autista sembra quello che guida il pullman della scuola dei simpson…solo biondo…e continua a parlare in modo incomprensibile (prima poi apro il capitolo slang NZ) dando moniti a dx e sx…ovviamente non capisco nulla ma sono tutti seri…e inizio a strizzare serio…il monito della chiamata notturna si affaccia..sara’ un po’ di superstizione italiana ma gia’ mi vedo in fondo ad un dirupo…
L’autista continua a parlare di stare al centro o si scivola giu…
Inizoi a farmela sotto…c’e’ pure tempo nuvolo…scendo dal bus vedo i bagni e decido che forse tenermi la paura mi aiutera’ a fare le cose con giudizio….