Varanasi un tempo chiamata Benares è una delle città indiane più sacre per l’induismo e per il buddismo ed è anche una di quelle che è stata abitata da più tempo (1200-1000 ac).
Ogni anno arrivano milioni di pellegrini a visitarla e molti poi si fermano qui a morire. La credenza vuole che morire qui interrompa il ciclio continuo della reincarnazione che è proprio dell’induismo.
Persone anziane o malate vengono qui da tutta l’India, si spogliano di tutti i loro averi ed aspettano che venga il loro momento vivendo dell’elemosina delle persone.
Una volta morti i corpi vengono posti su enormi pire di legno, secondo una ferrea ritualità e poi la cenere viene sparsa nel gange.
Le pire vanno avanti tutti i giorni a tutte le ore anche sotto la pioggia. L’aria è tersa dura. L’odore acre si infila nella gola e vi rimane. E tutto intorno si agitano le persone nei loro rituali.
Qualcuno guarda, qualcuno partecipa. Gli intoccabili si occupano di tutti gli aspetti che hanno a che vedere con la preparazione della pira e con lo spostamento dei corpi che avvolti in un tessuto bianco vengono poi deposti sulle pire.
In mezzo a quello che sembra un momento di dantesca espiazione si aggirano dei bambini, i cosiddetti figli della Pira, che vivono di espedienti rubacchiando dai cadaveri.
A loro è dedicato un documentario, citato anche da Repubblica, realizzato dalla Magic Lantern Foundation.